Investigative Reporting Project Italy: nuove forme di giornalismo investigativo

(foto di Maria Strumendo)

Terzo anno di presenza per IRPI, Investigative Reporting Project Italy, al Festival Internazionale di Giornalismo di Perugia. Il primo centro di giornalismo investigativo in Italia, creato nel 2012, cresce e al suo terzo anno di vita porterà al festival tre grosse inchieste transnazionali e nuove modalità di fare questo tipo di giornalismo, dal racconto quotidiano di storie di crimine organizzato italiano e con le sue ramificazioni internazionali, al lavoro con i whistleblower grazie a software che proteggono l’identità delle fonti. IRPI sarà presente in 5 panel della kermesse giornalistica che si svolgerà a Perugia dal 15 al 19 aprile 2015.

Dove, come e quando

Venerdì 17 aprile dalle 11 alle 12 presso il Palazzo Sorbello, Leo Sisti,  direttore esecutivo di IRPI e membro italiano dell'International Consortium of Investigative Journalists, sarà al panel Da Luxleaks a Swissleaks: il giornalismo investigativo trasnazionale. Assieme a Mar Cabra, giornalista investigativa, parlerà delle due indagini globali coordinate da ICIJ, che hanno messo in stato d’accusa la politica e la finanza europea e mondiale con un team di almeno 250 giornalisti di oltre 80 paesi.

Al Centro Servizi G. Alessi, sempre venerdì 17 aprile dalle 17.30 alle 19.00, si terrà il panel Mafia: Possedere l’Africa: in anteprima al Festival Internazionale del Giornalismo verranno presentati i risultati di un’inchiesta di sette mesi finanziata dal fondo Innovation in Development Reporting e dal Journalism Fund, che indaga sulle infiltrazioni delle mafie italiane nell’economia africana protagoniste di una scalata al potere di interi stati con l’aiuto del gotha locale. Un'inchiesta co-firmata dai centri di giornalismo d'inchiesta italiano IRPI e africano ANCIR, con la collaborazione del centro tedesco Correct!v, che si è avvalsa della tecnica della NGO quattrogatti.info per tutta la parte di data journalism. L’inchiesta rivela come Cosa Nostra, 'Ndrangheta e Camorra si sono impadronite  del 'Global South' africano, arricchendosi   grazie al riciclaggio e al reinvestimento dei loro profitti in  diamanti, oro e droga. Ne è venuto fuori un ritratto sconvolgente che coinvolge il potere in Sud Africa, Namibia, Zimbabwe, Senegal e Kenya.

Sabato 18 aprile, presso il Centro Servizi G. Alessi, dalle 10.30 alle 12.00, IRPI, assieme al Centro Hermes inventore della tecnologia Globaleaks, presenta il panel Whistleblowing the world.  Verranno indicati gli strumenti utilizzati per raccogliere le segnalazioni anonime che tre centri di giornalismo investigativo hanno adottato, IRPIANCIR e OCCRP. È stata una nuova sfida che ha prodotto risultati straordinari. IRPI sta sviluppando attualmente tre progetti di whistleblowing che lavorano sulle piattaforme di IRPIleaks, ExpoLeaks e da ultimo MafiaLeaks, piattaforma acquisita poche settimane fa da IRPI. A pochi giorni dall’inizio dell’Esposizione Universale, è particolarmente importante che ExpoLeaks continui ad essere supportato dal crowdfunding: https://kriticalmass.com/p/expoleaks.

Sempre sabato 18 aprile, nella sala del Dottorato dalle 16 alle 18, si parlerà del Giornalismo d’inchiesta transnazionale, con la presentazione di tre inchieste una delle quali firmata da IRPI. Si tratta di The Wolves of Europe, prodotta in collaborazione con Correct!v, che racconta l’incredibile storia di un broker italiano, autore di una colossale falsificazione di  titoli di stato ai danni  di aziende multinazionali; The Russian Laundromat di OCCRP-RISE-Novaya Gazeta che rivela i retroscena della più grande operazione di riciclaggio d'Europa degli ultimi anni, e Africa's Missing Billions, prodotta da ANCIR, che mette a nudo operazioni finanziarie opache legate allo sfruttamento delle miniere africane.

Domenica 19 aprile dalle 12.00 alle 13.30, presso la Centro Servizi G. Alessi, il panel "Scrivere di Mafia glocally" in cui ci si occuperà di tre esperienze tra loro agli antipodi, come il Mafia Blog di Correct!v, testata tedesca, il Dispaccio di Reggio Calabria e Grandangolo di Agrigento. Dalla collaborazione day-to-day per lo scambio di informazioni e contatti, alla grande inchiesta transnazionale dove ognuno gioca il suo ruolo, in una squadra glocale che parla lingue e diletti diversi.

I numeri di IRPI

Fino ad oggi IRPI ha lavorato a 15 inchieste. La più recente denuncia il comportamento di un carabiniere stupratore che adescava vittime provenienti da tutto il mondo tramite il popolare sito di ospitalità Couchsurfing. Il servizio  è stato pubblicato contemporaneamente  in 11 paesi (in Italia dall’Espresso) e ripreso da numerosi  i media internazionali e italiani.

Nel 2014 IRPI ha partecipato a 6 eventi internazionali (Neztwerck Research - Amburgo; SEEMO Media in South East Europe - Skopje; Seminar on anti-fraud and anti-corruption measures in european structural and investment funds della European Commission a Napoli ; Data Harvest, European Journalism Fund for Journalism - Bruxelles; International Journalism Festival - Perugia; Uncovering Asia - Manila); Power Reporting - The African Investigative Journalism Conference 2014, Johannesburg; Investigating and Reporting Corruption and Organized Crime in the Sahel a Saly, in Senegal, organizzato da Unodc e Occrp. Inoltre, alcuni giornalisti di IRPI hanno fatto formazione presso l’Ordine dei Giornalisti in Piemonte, Lazio e Veneto, per l’Università di Perugia e l’Università Cattolica di Milano.

IRPI collabora costantemente con i centri di giornalismo d’inchiesta OCCRP, Correct!v, ICIJ e ANCIR e con gli esperti informatici del Centro Hermes per per la trasparenza digitale e i diritti umani.

A marzo 2015 IRPI ha ricevuto una sovvenzione da Open Society, per un progetto di fundraising dedicato al  giornalismo investigativo non-profit.