Alla scoperta di #ijf17

Perugia, Italia | 5–9 aprile 2017

Il Festival di Perugia è una grande newsroom mondiale, che produce un’immagine del presente in tempo reale, dove professionisti e non si incontrano e fanno giornalismo, informazione, costruendo un ricco e complesso racconto a più voci del mondo. Dall’America di Trump alla Filippine di Duterte, passando per l’Africa e il Medio Oriente e ovviamente l’Europa. Racconteremo questi nostri tempi insieme agli oltre 500 speaker in arrivo da tutto il mondo.

E come sempre sarà una riflessione sui temi del giornalismo, i cambiamenti continui della professione, e l’occasione per raccontare le storie e i temi di attualità, le questioni che premono sulle nostre società, sul nostro stare insieme.

La Turchia di Erdogan e la libertà di informazione sotto attacco in tutto il mondo, l’Europa al bivio con Brexit e la spinta dei movimenti populisti, e la pericolosa tentazione di legiferare sulla verità per contrastare le fake news, in una presunta era della post-verità.

Si parlerà di Siria, di Yemen, di Africa. L’attivismo, i diritti umani, le cyberguerre, la guerra ai signori del narcotraffico, la crisi di fiducia nei media che mette a rischio le nostre democrazie, il cambiamento climatico, la necessità di un giornalismo capace di parlare alle nuove generazioni “digitali”, il ruolo, i rischi e l’etica dei leak e del whistleblowing per il giornalismo. E ancora: modelli di business e ruolo della filantropia nel presente e futuro dei media, disabilità e sport, ISIS e il ruolo delle donne nel terrorismo islamico, ricerca e università, la sfida degli algoritmi per il giornalismo e la democrazia, vaccini e la necessità di saper comunicare la scienza.

Arriveranno da tutto il mondo anche i volontari, circa 200 fra studenti, aspiranti giornalisti, fotografi provenienti da 27 diversi paesi: Argentina, Australia, Bangladesh, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Canada, Egitto, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Camerun, India, Iraq, Italia, Olanda, Pakistan, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Sudafrica, Spagna, Turchia, Ucraina.

Grazie al contributo dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti diversi workshop saranno validi per il riconoscimento dei crediti formativi.

Cinque giorni, circa 250 eventi, oltre 600 speaker da 44 paesi diversi, e come sempre tutto rigorosamente a ingresso libero e in live streaming. Vi invitiamo a consultare il programma completo sul nostro sito, dove troverete tutti gli eventi di questa edizione organizzati per giornata, categoria, location o speaker (per chi accede da mobile è prevista una visualizzazione semplificata). Nel frattempo, per darvi un’idea di cosa sarà #ijf17, abbiamo preparato questa breve guida alla scoperta degli eventi previsti.

#ijf17talks

Quattro i talk di 17 minuti affidati a personalità del mondo dei media e non solo molto diverse tra loro, che porteranno al festival le loro storie, le loro esperienze, le loro riflessioni. Quattro incontri che affronteranno i temi al centro della discussione pubblica e ci racconteranno storie di impegno per la democrazia e la libertà.

Evan Greer — Campaign Director, Fight for the Future
How we saved Chelsea Manning’s life: when activists, lawyers and journalists mobilize together online
introduce e modera Philip Di Salvo

Zaina Erhaim — Institute for War and Peace Reporting
Zaina Erhaim: covering the Syrian war as a journalist, activist and woman
introduce e modera Maria Gianniti

Cameron Barr — Managing Editor, The Washington Post
Covering President Trump: reporting the truth in an era of ‘alternative facts’
introduce e modera Lucia Annunziata

Adam Mosseri — Vice President of Product, Facebook
How News Feed works
introduce e modera Jeff Jarvis

Incontro con

Interviste o dialoghi con personalità del mondo dell’informazione. Un totale di 37 in programma. Qui vi presentiamo una selezione ristretta di 18 incontri.

Da Vaticano a Raggi: le inchieste sul potere. Segreti e tecniche del giornalismo investigativo

Emiliano Fittipaldi

L’inviato dell’Espresso spiegherà i trucchi e i segreti che gli hanno permesso di scrivere alcune delle inchieste giornalistiche più importanti degli ultimi anni. Una lezione sull’uso delle fonti aperte (chiunque avrebbe potuto fare lo scoop sugli affari immobiliari del cardinale Tarcisio Bertone…); su come sia arrivato ai documenti riservati da cui sono nati due libri sugli scandali vaticani: “Avarizia” e “Lussuria”; sulle tecniche investigative impiegate per scoprire i business degli amici di Renzi come Marco Carrai, fino alla genesi degli articoli sugli affari di Raffaele Marra che hanno portato all’apertura di fascicoli penali da parte della procura e alla crisi della giunta cinquestelle di Virginia Raggi.

Vi raccontiamo l’America di Trump

Alan Friedman, Andrew Spannaus, Caterina Soffici

Per buona parte dell’opinione pubblica — americana e non — la vittoria di Donald Trump alle ultime presidenziali è stato uno shock. La campagna elettorale aggressiva, gli attacchi ai media e alle minoranze, l’appoggio evidente dell’estrema destra, i proclami contraddittori o palesemente falsi: nessuno di questi fattori sembra aver inciso, a giudicare dal risultato. Perché la società americana è così lacerata? I media mainstream hanno avuto un atteggiamento superficiale, sottovalutando il candidato repubblicano? Qual è lo stato di salute della democrazia americana? Alan Friedman e Andrew Spannaus risponderanno a queste domande partendo dai libri che hanno dedicato all’argomento, Questa non è l’America (Newton Compton, 2017) e Perché vince Trump (Mimesis, 2016).

Quella notte sono io. Incontro sul tema del bullismo

Giovanni Floris, Pierluigi Pardo, Federico Taddia

La violenza del bullismo incide ferite profonde che possono restare per tutta la vita. Identità, sicurezza diventano così delle conquiste sfuggenti o impossibili. Di questo se ne rendono conto le vittime, costrette a fare i conti tutti i giorni con le cicatrici interiori. Mentre chi compie atti di bullismo potrebbe vivere senza mai prendere coscienza dei propri sbagli, una tappa fondamentale nel processo di crescita. Ma nessuno è veramente o debole o forte: tutti abbiamo delle fragilità da accettare e con cui imparare a convivere, tutti dobbiamo imparare a essere presenti a noi stessi e agli altri, nel prendere decisioni. Questi aspetti del bullismo sono al centro del nuovo romanzo di Giovanni Floris, Quella notte sono io (Rizzoli, 2017): un’occasione per discutere di un tema importante, alla presenza di studenti delle scuole superiori.

Trump: il candidato del Cremlino?

John Sweeney, Andrei Soldatov

Il giornalista investigativo russo Andrei Soldatov e il reporter della BBC Panorama John Sweeney valutano la possibilità che l’inquilino della Casa Bianca possa essere giunto lì grazie all’inquilino del Cremlino. The Donald e Vladimir: circolare, non c’è niente da vedere? O forse i russi stanno vincendo la Guerra Fredda grazie a cinque gol ai supplementari?

La sessione inizierà con la proiezione del documentario di John Sweeney Trump: the Kremlin Candidate? (Trump: il candidato del Cremlino?)

Gli ultimi uomini ad Aleppo

Firas Fayyad, Amedeo Ricucci

The last men in Aleppo è il documentario di Firas Fayyad, girato per le strade di un Aleppo ormai devastata dalla guerra civile. Il documentario, premiato al Sundance Film Festival 2017, segue l’eroico lavoro di salvataggio dei White helmets, forse l’ultimo raggio di speranza rimasto per i civili intrappolati nella città, dove si guarda al cielo col terrore di scorgere aerei, tra un bombardamento e l’altro.

Lo stesso regista, che sarà intervistato dal corrispondente di guerra Amedeo Ricucci, ha conosciuto il volto peggiore del regime: imprigionato nel novembre 2011, è stato torturato per mesi e ora vive in esilio, dove continua il suo impegno contro il regime di Assad.

Democrazia e media: riconquistare la fiducia dei cittadini

Craig Newmark, Mario Calabresi

Nell’ultimo anno i media mainstream sono stati in gran parte colti di sorpresa dal voto sulla Brexit e dall’elezione di Donald Trump. Le retoriche anti-establishment non solo sono state sottovalutate: si sono fatte forza e hanno trovato consenso attaccando chi avrebbe dovuto, per ruolo, interpretarle e capirne fino in fondo il pericolo. Trolling, hate speech e bufale sono ormai degli strumenti consolidati della macchina del consenso. E mentre per i media sono sempre delle priorità, per sopravvivere nell’era digitale, la creazione e lo sviluppo di modelli di business, la fiducia del pubblico e la creazione di community forti sono sempre più fattori cruciali. Quanto può essere determinante il ruolo della filantropia per invertire la crisi di fiducia e rafforzare democrazia e impegno civile? Ne parleremo con Craig Newmark, il creatore del più famoso sito di annunci economici al mondo, Craigslist, fondatore nel 2016 della Craig Newmark Foundation. Un anno di attività che ha visto, tra le donazioni, un considerevole sostegno a community di primo piano, come Wikipedia (6 milioni di dollari), e a istituzioni come il Poynter Institute (1 milione).

Perché non sconfiggiamo il califfato nero

Corrado Formigli, Barbara Serra

Chi sono i nuovi terroristi del Califfato nero e quali sono le responsabilità dell’Occidente, in particolare dell’Europa, nel suo prosperare? Erigere muri, reali o simbolici, nei confronti dei profughi siriani è un pugno di ferro necessario, oppure testimonia la miopia con cui si guarda ai teatri di conflitto? Se il Califfato nero è una minaccia, allora è opportuno ascoltare le voci di chi è stato nelle zone di conflitto dove l’autoproclamato Stato islamico cerca di estendere il proprio dominio.

Lercio e l’era della post-falsità

Alfonso Biondi, Vittorio Lattanzi, Andrea Michielotto, Stefano Pisani

Da prima del clickbaiting, ben oltre il fact-checking, una spanna sopra il debunking. In un mondo avvolto dalle tenebre della post-verità, solo la post-falsità delle notizie di LERCIO può fornirvi una lanterna per orientarvi nel buio. Seguiteci nel nostro universo parallelo e scoprirete come le storie partorite dalla fantasia malata di un manipolo di satirici psicolabili possano diventare più vere del vero.

Intrigo italiano

Carlo Lucarelli, Matteo Grandi

Il personaggio che ha reso celebre Carlo Lucarelli, il commissario De Luca, torna a conquistare i lettori nel nuovo romanzo Intrigo italiano (Einaudi, 2017), affiancato, dopo 15 anni, dalla ristampa del secondo romanzo a lui dedicato, L’estate torbida. Un’occasione imperdibile per incontrare un maestro del noir e degli intrighi, protagonista anche della trasmissione culto Blu notte — Misteri italiani.

Omaggio ai 20 anni di Report

Milena Gabanelli, Bernardo Iovene, Alessio Viola

La storica trasmissione dedicata al giornalismo d’inchiesta compie 20 anni. Un’occasione per celebrarla con i suoi protagonisti e ripercorrere le inchieste che ne hanno decretato il successo. Condotto fino al 2016 da Milena Gabanelli, ideatrice e anima del programma, Report rappresenta un modello innovativo di produzione per il servizio pubblico, e un esempio di coraggio nel racconto del potere.

15 anni senza accuse: Mohamedou Salahi racconta l’inferno di Guantanamo

Mohamedou Salahi, Barbara Serra, Larry Siems

L’incredibile e terrificante storia di Mohamedou Ould Slahi, arrestato nel proprio paese – la Mauritania – e da lì condotto nel campo di detenzione di Guantanamo. Un incubo di diritti negati e detenzione arbitraria raccontato nel libro 12 anni a Guantanamo (pubblicato nel 2015, a cura di Larry Siems), prima voce uscita da dietro le sbarre del campo: ora finalmente, dopo altri due anni, è possibile ascoltare la testimonianza diretta di Mohamedou, liberato nell’ottobre 2016 dopo 15 anni di prigionia. 15 anni senza nessuna accusa, in nome della sicurezza e della lotta al terrorismo.

La fine del dibattito pubblico

Mark Thompson, Mario Calabresi

La crisi di fiducia nelle istituzioni e nei mezzi di informazione tradizionali rappresentano un pericolo per la vita democratica. Una società democratica ha infatti bisogno di spazi — fisici o digitali — dove il confronto e il dibattito riconoscano dignità all’avversario. Ma se la classe politica non riesce ad andare oltre la propaganda o l’autorefenzialità, e se i media non riescono a trovare una lingua di contatto col pubblico, quegli spazi diventano un fossato che le retoriche anti-establishment colmano facilmente con una lingua di odio, rabbia e divisione, minando per ricerca del consenso le fondamenta della società. Se il dibattito pubblico vede erosa quella lingua che dovrebbe contribuire a informare, formarsi opinioni e prendere decisioni, qual è l’effettivo stato di salute delle istituzioni democratiche?

L’importanza dei vaccini. Come superare disinformazione e paure

Riccardo Iacona, Roberto Burioni, Andrea Grignolio

Nel 2015 l’Italia è stata richiamata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il calo dei tassi vaccinali. Nonostante l’opera di divulgazione e il fact-checking sull’argomento non manchi, persistono nel nostro paese paura, diffidenze e disinformazione sui vaccini, se non addirittura vere e proprie bufale. Eppure è fondamentale che il tasso di vaccinazione sia elevato, altrimenti scompare l’immunità di gregge, che protegge proprio chi non è vaccinato. In Il vaccino non è un’opinione Mondadori (2016) e Chi ha paura dei vaccini? (Codice Edizioni, 2016) Roberto Burioni e Andrea Grignolio affrontano sia le motivazioni — storiche e culturali — di chi si oppone ai vaccini, sia il bisogno di superarle con una corretta e comprensibile opera di divulgazione, per garantire il diritto alla salute.

In Turchia la verità è una battaglia persa. Non lasciate che accada anche a voi

Ece Temelkuran, Marta Ottaviani

Zucchine e pomodori crescono con Mozart

Beppe Vessicchio, Antonio Sofi

Giuseppe “Peppe” Vessicchio è il più celebre direttore d’orchestra di Sanremo, protagonista del Festival anche con l’hashtag #uscitevessicchio. Ma è anche un compositore e un arrangiatore che ha collaborato con mostri sacri della tradizione italiana — come Gino Paoli, Andrea Bocelli e Zucchero. Nel suo primo libro, il saggio pop La musica fa crescere i pomodori (Rizzoli, 2017), ripercorre la propria vita all’insegna della musica ed esplora il connubio tra armonia e natura.

Wu Ming 1 e Zerocalcare: nuove frontiere del reportage

Wu Ming 1, Zerocalcare, Leonardo Bianchi

Il reportage narrativo può essere considerato il genere ibrido per eccellenza, una terra di confine in cui si incontrano letteratura e giornalismo e dove cadono le barriere tra fiction e non fiction. Tra romanzi, fumetti e inchieste online, quali sono le nuove frontiere del reportage narrativo contemporaneo?

Perché ciò che mangiamo può salvare la nostra vita. E il nostro mondo

Giulia Innocenzi, Giuseppe Cruciani

L’incontro-scontro tra un fiero onnivoro (Cruciani) e una vegetariana (Innocenzi), partendo dal libro di quest’ultima, Tritacarne. Perché ciò che mangiamo può salvare la nostra vita. E il nostro mondo (Rizzoli, 2017). Un’inchiesta su allevamenti e macellai del nostro paese, su quella parte del processo alimentare che termina sulle nostre tavole imbandite. Qual è il reale costo del cibo che mangiamo? Siamo disposti a rinunciare ai piacere della gola, in favore di abitudini alimentari più sane?

Strategie dell’apnea: dal Tora! Tora! a X-Factor passando per Sanremo

Manuel Agnelli, Luca Valtorta

Chi usa chi nel mondo dello Spettacolo? E, soprattutto, che cosa sta cambiando oggi nella società? Quanto contano ancora i media tradizionali? È possibile riuscire a veicolare un messaggio diverso attraverso la tv generalista?

Panel discussion

Un totale di 112 in programma. Qui vi presentiamo una selezione ristretta.

Verità e giustizia per Giulio Regeni (e non solo)

Alessandra Ballerini, Carlo Bonini, Giuliano Foschini, Claudio Regeni, Paola Deffendi Regeni, Alexander Stille

“Giulio ci pone tutti nella doverosa condizione di risignificare parole, azioni, posizioni e relazioni e visioni; perché quello che gli hanno fatto non è più esprimibile con il linguaggio in uso nella nostra società occidentale: quali parole, quali emozioni, quali sentimenti? per questo dolore….” (Paola Regeni, dal discorso a Cambridge per la commemorazione di Giulio Regeni)

A oltre un anno dalla morte di Giulio Regeni, il ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto, continua la ricerca della verità condotta dalla sua famiglia e da associazioni umanitarie come Amnesty International. Oltre le reticenze e i depistaggi delle autorità egiziane, oltre il dolore per una morte orribile e ingiusta, si muove il coraggio di schierarsi in prima linea per i diritti umani, la consapevolezza che quanto accaduto a Giulio non sia una tragica fatalità, ma una barbarie che può colpire ovunque in molte parti del mondo.

Il talento e il coraggio di un fotogiornalista. Storia di Andy Rocchelli

Giuseppe Giulietti, Elisa Signori Rocchelli, Rino Rocchelli, William Roguelon

Andy Rocchelli non aveva ancora compiuto 31 anni quando venne ucciso dai mortai nei pressi di Sloviansk durante un lungo bombardamento mirato. In quello stesso attacco contro giornalisti inermi fu ferito Willliam Roguelon e colpito a morte l’attivista per i diritti umani Andrey Mironov, con il quale Rocchelli stava lavorando per documentare la situazione dei civili intrappolati nel conflitto russo-ucraino. A quasi tre anni da quell’agguato, si coglie l’occasione per un tributo a un grande professionista e per fare il punto sulle indagini: sarà presente William Roguelon, che parlerà per la prima volta in pubblico, dopo aver dato la propria testimonianza alla Procura inquirente.

La fine giusta, la parola giusta

Marco Cappato, Tommaso Cerno, Giuseppe Englaro, Francesca Fagnani

Biotestamento, suicidio assistito, eutanasia. Da Piergiorgio Welby a Fabo Antoniani, passando per Eluana Englaro, il corpo è diventato lo strumento di una battaglia politica che si gioca tutta sul campo dei media. E ciò che prima veniva fatto di nascosto, oggi viene deliberatamente mediatizzato perché diventi diritto di tutti.

Cina: tra media tradizionali e digitali

Milica Pesic, Fang Wang, Xin Xin, Zhang Zhi’an

La libertà di informazione nel sud-est Europa

Anna Babinets, Barbara Fabro, Besar Likmeta, Zrinka Vrabec-Mojzes, Oliver Vujovic

Le fake news e l’ecosistema della disinformazione

Aine Kerr, Mark Little, Alexios Mantzarlis, Craig Silverman, Claire Wardle

Investigare sulle mafie più potenti al mondo

Cecilia Anesi, Lorenzo Bagnoli, Matteo Civillini, Claudio Cordova, Craig Shaw

Come imparare a informarsi

Flora Graioni, Alina Ostling, Bayan Tal, Katya Vogt

Africa e giornalismo investigativo

Ron McCullagh, Sorious Samura, Antonella Sinopoli

Dov’è l’esperta

Paola Bonomo, Frieda Brioschi, Paola Caburlotto, Sandra Mori, Donatella Sciuto

Non chiamatelo crimine di passione: i media e la violenza di genere

Cristiana Bedei, Salma Haidrani, Sofia Lotto Persio, Stefania Prandi, Claudia Torrisi

Come coprire i populisti bugiardi

Mathew Ingram, Lucy Marcus, Geneva Overholser, Craig Silverman, Stefan Wolff

Migranti, la storia di chi fa la differenza

Pietro Bartolo, Andrea Costa, Giulio Piscitelli, Carlotta Sami, Steve Scherer, Benedetta Tobagi

Turchia: attacco ai giornalisti

Yavuz Baydar, Gulsin Harman, Marta Ottaviani, Efe Kerem Sozeri

Germania al voto fra miti e pregiudizi

Francesco Cancellato, Tonia Mastrobuoni, Birgit Schoenau

Attiviste in prima linea per la libertà di espressione

Maryam Al-Khawaja, Khadija Ismayilova, Miranda Patrucic, Marina Petrillo

Dall’Europa al Medioriente: cosa raccontano i nostri inviati

Maria Gianniti, Francesca Mannocchi, Tonia Mastrobuoni, Amedeo Ricucci, Alessio Romenzi

Elezioni Usa 2016: l’esperienza collaborativa di Electionland

Fergus Bell, Ed Bice, Scott Klein

Brexit: che ruolo hanno giocato i media?

Alison Gow, Jane Martinson, Rupert Myers, Richard Sambrook

Yemen, il costo umano di un guerra dimenticata

Laura Silvia Battaglia, Dino Giarrusso, Christine Monaghan, Michele Trainiti

Classe dirigente cercasi

Marianna Aprile, Marco Damilano, Sergio Rizzo, Alessandra Sardoni, Sofia Ventura

Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo: media digitali e cambiamento climatico

Milene Larsson, Stuart Millar, James Painter, Akshat Rathi

Fact-checking collaborativo per monitorare le elezioni

Phoebe Arnold, Scott Klein, Julien Pain, Jenni Sargent

Sondaggisti o astrologi? Il ruolo sociale delle ricerche nel raccontare la politica

Dino Amenduni, Ben Page, Nando Pagnoncelli, Paola Tommasi

Ripensare gli algoritmi e le metriche in redazione

Colin Agur, Valerie Belair-Gagnon, Seth Lewis, Pierluigi Perri

Da MPS a M5S: rischi e nemici dei cronisti di inchiesta

Giovanni Bianconi, Amalia De Simone, Peter Gomez, Fiorenza Sarzanini, Davide Vecchi

Hacking democracy: hacker russi, Wikileaks, propaganda, elezioni americane

Lorenzo Franceschi-Bicchierai, Carola Frediani, Stefania Maurizi, Andrei Soldatov

Prendersi cura del mondo

Giulio Albanese, Riccardo Iacona, Cristina Nadotti, Tommy Simmons

Persone LGBT e media nell’era dei diritti

Frédéric Martel, Pasquale Quaranta, Delia Vaccarello

Video 360° e realtà virtuale: presente e futuro del giornalismo immersivo

Andrea Iannuzzi, Taylor Owen, Dan Pacheco, Thomas Seymat

Le notizie spiegate a mio figlio

Mathew Ingram, Jeff Jarvis, Lucy Marcus, Maximilian Wolff (10 anni)

Spose schiave cospiratrici: le donne dell’ISIS

Viviana Mazza, Marta Serafini, Lorenzo Vidino

Terremoto come si racconta una emergenza

Chiara Bianchini, Luca Calzolari, Carlo Meletti, Titti Postiglione, Matteo Tempestini

Il corpo del reato (il caso Cucchi e non solo)

Fabio Anselmo, Carlo Bonini, Ilaria Cucchi, Vittorio Fineschi, Giuliano Pisapia

Disabilità e sport, la lezione di Rio 2016: le sfide dell’informazione

Claudio Arrigoni, Martina Caironi, Sofia Righetti, Mauro Sarti

Banche e giornali, segreti e bugie

Fabio Innocenzi, Giorgio Meletti, Laura Serafini, Luigi Zingales

Workshop

Oltre 50 corsi gratuiti aperti a tutti, non solo ai giornalisti (per alcuni è previsto il riconoscimento dei crediti formativi da parte dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti).

Tornano gli appuntamenti di Hackers’ Corner (i maggiori esperti italiani insegnano tecniche e strumenti per la sicurezza delle fonti e nella comunicazione giornalistica), Law&Order, una serie di workshop specifici per approfondire e prepararsi agli aspetti giuridici della professione e il filone Data Journalism e Fact-checking. A cui si affianca quest’anno il filone dedicato all’engagement: al coinvolgimento, alla partecipazione degli utenti, lettori, cittadini. E tutta una serie di appuntamenti dedicati alla media literacy, anche per i più piccoli con due appuntamenti su giornalismo e su coding per bambini e ragazzi fino ai 14 anni.

Previsti anche i workshop formativi tenuti da First Draft Media, Amazon, Facebook e Google.

Presentazioni

Sono previste 21 presentazioni nel programma. Fra queste segnaliamo:

Scintille

13 ricercatori del Reuters Institute for the Study of Journalism provenienti da Polonia, Austria, Finlandia, Cina, Corea, Giappone, Kenya, India, Russia — presenteranno le loro ricerche su media e democrazia, robot, video e mobile, informazione e salute, libertà di informazione, economia, agenzie di stampa e tv, sicurezza dei giornalisti in zone a rischio, ruolo dei social media, giornalismo investigativo e open data.

Italians and the UK. Storie di Italiani nel Regno Unito ieri e oggi

Le nuove frontiere del reportage: dal libro al web documentary.

#Hacked

Il news game interattivo di Al Jazeera sulla cyberguerra siriana.

Inchiesta sugli algoritmi

Il giornalismo investigativo per indagare sugli algoritmi governativi.

Scienza, dati e innovazione nel giornalismo digitale

In questa sessione, i giornalisti di Quartz parleranno di come le pluripremiate innovazioni della pubblicazione sia guidate da ricerca, dati, e da un approccio mobile-first.

WordPress, le opportunità dell’open web

La storia, di WP, la sua comunità, e il suo contributo al web libero e aperto.

Truly Media

Un nuovo tool collaborativo per la verifica dei contenuti generati dagli utenti online.

Come funziona la bolla?

Analisi pratica dell’algoritmo di Facebook

Giornalismo e graphic novel

La graphic novel per raccontare storie realmente accadute. Giornalismo più avvincente e più coinvolgente soprattutto per le generazioni “digitali”.

Giornalismo offshore

Salvare gli archivi digitali dalla cancellazione e dalla censura.

Film e documentari

Fra questi segnaliamo:

I love Dick (primo e secondo episodio della serie in anteprima)

Organizzato in collaborazione con Amazon

Dal libro culto femminista I love Dick di Chris Kraus, i primi due episodi della serie targata Amazon. L’ossessione di una coppia di sposi per un carismatico professore universitario e il crollo della relazione sono al centro della serie, con protagonisti Kevin Bacon, Kathryn Hahn e Griffin Dunne.

Nobody speak

Organizzato in collaborazione con Netflix

Al centro la vicenda processuale Hogan-Gawker, il conflitto fra diritto alla privacy e libertà di informazione e come avere molti soldi può mettere a tacere i media. Un film sui pericoli e i doveri dell’informazione in un’era di disuguaglianze. Interverrà Lisa Nishimura, VP of original documentary for Netflix.

Libri

Fra le presentazioni di libri segnaliamo: