1971 L’anno d’oro del Rock

Si è concluso nella giornata del 14 Aprile alle 19,00 al Teatro della Sapienza l'evento dal titolo “1971 L'anno d'oro del Rock” con David Hepworth e Luca Valtorta. Si parla del libro scritto da Hepworth che racconta la storia del Rock a partire dal 1971 considerato come l'anno in cui questo genere musicale ha avuto vita ed ha in poco tempo raggiunto l'apice del successo. Il progetto è nato da un articolo che l'autore scrisse qualche tempo prima per una rubrica e racconta gli eventi da un punto di vista di chi quegli anni li ha vissuti da vicino dando la possibilità di analizzare il fenomeno in un modo in cui spesso gli italiani non hanno la piena percezione. L'eroina indiscussa del libro è Carole King (nome d'arte di Carole Klein) cantante e compositrice americana molto famosa a partire dagli anni 60'. Famoso il disco di Carole King “Tapestry” che la vede ritratta in copertina seduta su un davanzale con un gatto in primo piano  vicino a lei. L'immagine rispecchia in pieno il contenuto del disco, sereno e di “uso domestico”. Si pensa che proprio alla copertina così naturale si debba la fortuna di questo album che in pochissimo tempo scalò le classifiche e fu uno dei più venduti in assoluto. Carole King diventa così un punto di riferimento per le ragazze “acqua e sapone” che si rispecchiano nell'artista. Il 1971 è da ricordare anche come anno in cui il Pop giunge al suo termine quando Paul McCartney invia una lettera alla Pr Auctions in cui annuncia lo scioglimento dei Beatles. E' nel 1971 che gli Lp raggiungono il loro massimo splendore, i dischi sembrano voler essere acquistati da tutti (nonostante il loro prezzo non molto economico) e svolgere il ruolo che adesso hanno il cinema, i cellulari e la tv come compagnia all'interno di ogni famiglia. Sempre in questo anno la musica inizia a trovare un forte legame con l'arte, si pensi ad esempio a talenti indiscussi come Andy Warhol. Molti hanno sottavalutato il 1971 pensando che le rivoluzioni avvenute non avrebbero significato particolari svolte per il futuro, in realtà invece è un anno che ha segnato la storia. Nel libro si parla anche de i Led Zeppelin e di come il loro manager  (Peter Grant) abbia contribuito a far cambiare il modo di vedere una casa discografica, citando il loro pezzo “Seven to even” modificando anche il rapporto che gli stessi artisti avevano col palco e con il loro pubblico.

Federica Gorgone