La prima giornata del Festival Internazionale del Giornalismo si è conclusa con il dissacrante ed ironico documentario dal titolo "Rip! A Remix Manifesto", trasmesso alle ore 21,15 nella Sala dei Notari.
Il film di Brett Gaylor, un famoso video blogger canadese, racconta la storia di Greg Gillis, in arte Girl Talk, giovane ingegnere biomedico di Pittsburgh che riesce a scalare le classifiche musicali ufficiali con i suoi brani basati solo su campionature, infrangendo così le leggi sul diritto d’autore, che negli Stati Uniti prevedono pene fino a cinque anni di reclusione, o multe molto elevate.
Il documentario propone uno sguardo alternativo, a volte accusatorio, sulla moderna cultura musicale soffermandosi, in particolare, sul remix e sul mash-up: due nuovi modi di fare musica che, mescolando suoni, linguaggi o immagini creano un prodotto digitale completamente originale che si differenzia totalmente da ciò da cui nasce.
La tecnica del remix consiste nel creare una versione alternativa di una canzone originale. I modi di variare questa canzone sono diversi: si può utilizzare lo stesso testo, variando solo alcune parti dell'originale oppure si può estrapolare una singola parte.
Il mash-up, invece, è una tecnica musicale che consiste nell'unione di due o più canzoni, anche appartenenti a generi differenti, attraverso l’utilizzo di campionatori, anche in versione software, oppure di giradischi, sovrapponendo alla base il cantato con l’aggiunta di vari effetti tipici della musica elettronica.
Queste sono le moderne frontiere della creatività musicale che, però, si scontrano con diritti d’autore e copyright esigendo una riflessione che deve essere, nell’era della Rete, globale.
Il film ci impone, dunque, di chiederci se esiste ancora un divario tra chi produce musica e chi la ascolta, se davvero sia illegale scaricare musica su internet.
Nel documentario sono presenti interviste a Lawrence Lessig, autore di Cultura Libera e Remix e fondatore di Creative Commons (organizzazione no profit che opera nel campo dei copyright), al media guru Cory Doctorow e a Gilberto Gil, musicista ed ex Ministro della Cultura in Brasile.
"Rip! A remix manifesto" non offre di sicuro una soluzione ad un problema così complesso e nel quale viene messo in discussione il concetto stesso di autorialità dell’espressione artistica, ma apre un'importante finestra di discussione sull'argomento.
Marianna Masciandaro
Elena Mistretta