Milena Gabanelli, giornalista, opera come freelance collaborando con la Rai a programmi televisivi di inchiesta. Ha vissuto fino a 19 anni a Desio, in Brianza, si è poi trasferita a Bologna, dove si è laureata al DAMS con una tesi in storia del cinema. Collabora con la Rai dal 1982, iniziando con la realizzazione di programmi di attualità per la terza rete regionale. Nei primi anni '90 Milena Gabanelli partecipa all’introduzione in Italia dei nuovi canoni del videogiornalismo, lavorando da sola con una videocamera portatile, che crea uno stile più diretto nelle interviste e in generale nel modo di fare programmi televisivi. Teorizza il suo metodo e lo insegna nelle scuole di giornalismo. Nel 1989 inizia la collaborazione per la trasmissione di Giovanni Minoli Speciale Mixer. Tra i suoi primi lavori, nel 1990 la ricerca dei discendenti degli ammutinati del Bounty.
Nel 1994 Giovanni Minoli le offre di occuparsi di un programma sperimentale su Rai 2 Professione Reporter, che fino al 1996 manda in onda i servizi realizzati da neo-videogiornalisti. Il programma ha metodi produttivi particolari: usa in parte mezzi interni (per la progettazione e l'edizione del programma) e mezzi esterni (la realizzazione vera e propria delle inchieste) usando, per avere costi ridotti, non il metodo dell'appalto ma autori freelance, che si pagano le spese e lavorano in modo autonomo, pur sotto la supervisione di responsabili della Rai.
Dal 1997 inizia la conduzione di Report, in onda su Rai 3, un appuntamento periodico di informazione naturale evoluzione di Professione Reporter. Il programma, tuttora in onda, si occupa dei problemi più disparati: dalla salute, alle ingiustizie e inefficienze dei servizi pubblici che il cittadino rileva quotidianamente, alle scelte future dell'uomo che possono comportare rischi. Il giornalismo d'inchiesta la appassiona. Si documenta a trecentosessanta gradi per cercare di arrivare alla verità dei fatti, prendendo in esame anche la versione delle eventuali controparti (istituzioni pubbliche o privati).