Colpa nostra. Il terremoto dell’Aquila

Mercoledì 13 Aprile- 19,30   Sala dei Notari

“L’Aquila non è ancora stata ricostruita”.

Questa è l’inquietante verità che si nasconde dietro alle belle parole e alle immagini dei notiziari.

Sono trascorsi due anni dal tragico terremoto che ha raso al suolo la città e le macerie sono ancora ben visibili. Non si tratta di una banale critica; siamo bensì di fronte ad una verità storica importante, narrata da ‘Colpa nostra’ attraverso la rivelazione dei giochi di potere di personaggi politici operanti nel panorama abruzzese e provenienti da entrambi gli orientamenti.

Giuseppe Caporale non ci mostra solo la tragedia che è negli occhi e nel cuore di coloro che hanno perso tutto, anzi. Il suo documentario parte dall’analisi di un altro terremoto, quello istituzionale che colpì l’Abruzzo nel 1992, evidenziando così il caso ‘Sanitopoli: dai favori alle tangenti’, per mettere in luce il successivo passaggio dalle tangenti alla tragedia e da lì alla ricostruzione, peraltro ancora in divenire.

La classe politica abruzzese ha consentito, nel corso degli anni, la costruzione di migliaia di palazzi su territori a rischio. Ingegneri e costruttori hanno contribuito a rendere possibile quest’atto di illegalità che nell’Aprile 2009 è costato la vita a più di trecento persone. Più di 200 mila appartanti sono stati distrutti ed ‘ora l’Aquila sembra un set televisivo a luci spente’.

Il documentario, purtroppo, incontra difficoltà nella distribuzione attraverso i canali mediatici ‘classici’, che forse’ reputano poco prudente pubblicare una palese denuncia alle infiltrazioni mafiose nella ricostruzione dell’Aquila.

Giuseppe Caporale, tuttavia, ha un valido alleato, ‘Buco Nero’. Si tratta del suo libro sul perché storico del terremoto che ha colpito la sua città.

Federica Tedeschi