“Fatevi contagiare, non dalla paura, ma dal coraggio”, un appello, quello lanciato da Luca Telese, de Il Fatto Quotidiano a tutti coloro che sono, o vogliono, svolgere la professione del giornalista. In un’ora abbondante, il già conduttore di Tetris, attraverso un monologo in una gremito Teatro Pavone, ha cercato di spiegare cosa è il giornalismo attuale e come, invece, dovrebbe essere.
Attraverso aneddoti storici e personali Telese traccia la storia del nostro paese e dell’evoluzione della stampa, dal dagherrotipo alle tecniche di stampa inventate da Marinoni, dai menabò del 19esimo secolo alle attuali tecnologie . Evoluzioni, queste, che nel corso del tempo hanno rivoluzionato il giornalismo ed il modo di farlo che, non sempre, hanno corrisposto ad un aumento della qualità dell’informazione.
“Siamo in tempi in cui -racconta Telese – la comprensione del fantastico porta alla comprensione dell’idiozia. Nel corso della conduzione di Tetris – continua - sono arrivato a delineare due assunti che esplicano l’informazione odierna: Il verosimile prevale sempre sul reale e l’informazione si è mangiata lo spettacolo, lo spettacolo si è mangiata la politica ed, attualmente, il bunga bunga si è mangiato tutto il resto”.
Durante il suo monologo show non mancano le critiche. In primis quelle contro alcuni organi che ruotano intorno al mondo del giornalismo: la tirannia delle agenzie di stampa ree di ‘fare’ la notizia anche quando non c’è, i gruppi editoriali che influenzano, non tanto velatamente, le notizie da passare, le scuole di giornalismo che approfittano delle speranze dei giovani giornalisti che, per elemosinare un praticantato devono pagare una retta salatissima, ed un ordine dei giornalisti che, invece di tutelare i giovani, è più propenso a mantenere i privilegi di chi è già affermato.
Nonostante questo quadro sconsolante in cui “quasi tutti siamo dei precari” il giornalista di origini sarde è comunque positivo e esorta a crederci, a non mollare. “Combattete tutta la vita contro il buon senso – incita – perseguite i vostri sogni e non lasciatevi influenzare dalla paura. Fatevi contagiare dal coraggio”.
Viviana Attard