L’Hotel Sangallo è diventato nei giorni del Festival l’Hackers’ Corner per eccellenza. Un team composto da una ventina di hacker storici si è dato appuntamento a Perugia con una mission definita: diffondere nel mondo del giornalismo una maggiore consapevolezza dei mezzi e delle tecnologie per la sicurezza informatica.
Cristiano Cafferata e Giovanni Ziccardi parlano con passione dei temi della sicurezza informatica, della protezione dei dati nel web e della navigazione anonima.
Ziccardi, docente universitario a Milano e tra i massimi esperti in Italia, ha il pregio di rendere comprensibile anche ai non addetti ai lavori il complicato mondo dell’hacking e le implicazioni sociali e giuridiche legate all’attività di questa “comunità”.
Ci tiene a spiegare quanto sia sbagliata la percezione comune che associa l’hacking alla criminalità informatica, e a quanto questa comunità sia attiva per rendere consapevoli e quindi proteggere quanti operano in ambienti ostili, pensiamo ai blogger dei paesi in rivolta o sotto regimi autoritari, ma anche ai giornalisti che hanno la necessità di operare in sicurezza sul web, proteggendo la privacy, i propri dati e le proprie fonti.
I numerosi workshop di questi giorni hanno registrato una grande affluenza di giornalisti e si sono avvalsi del contributo di tecnici, avvocati, investigatori. Si è partiti dai livelli base della sicurezza, per arrivare alla codificazione dei dati e ai sistemi più sofisticati per la protezione delle comunicazioni e persino della produzione e trasmissione di immagini.
Il gruppo promotore di questi laboratori si definisce un “gruppo liquido”, ad oggi non sono disegnate con esattezza future forme di collaborazione o possibili prossimi eventi, quel che è certo è che questa comunità continuerà ad dedicarsi con passione e grande competenza ai temi della sicurezza informatica e alla diffusione dell’hacking come approccio mentale per la protezione consapevole degli utilizzatori della rete e delle tecnologie d’avanguardia.
Mara Sordini