Il giornalismo digitale oltre le notizie del giorno: quale futuro per i settimanali?

Sembrava che l’informazione web potesse e dovesse essere solo rapidissima, breve. Stiamo scoprendo, invece, che l’universo digitale è anche il luogo della complessità informativa e della permanenza. Con grandi protagonisti come: Wolfgang Blau, direttore zeit online, Mark Johnson, esponente di The Economist, Steve Katz, editore Mother Jones, Sergio Maistrello giornalista e scrittore, Marco Pratellesi, esponente di Condè Nast si è oggi tenuta a Palazzo Baldeschi questa interessante conferenza sul giornalismo digitale.

Che cosa succede nei settimanali dal passaggio dalla carta al web? Questa la tematica che ha introdotto Sergio Maistrello affermando che “l’informazione in rete non è un momento di approfondimento o un luogo di taglio”. Dopo una breve introduzione sul tema, il giornalista, ha voluto subito introdurre Mark Johnson, che “il tempo è il nostro unico concorrente, perciò siamo passati al web. Il giornalismo nell’era di internet produce pessimismo, io vorrei introdurre il futuro dei settimanali on line, che essendo ricchi di informazioni, sono ottimisti e sottolineano “l’aspetto intelligente del mondo”. Johnson prosegue il suo discorso affermando che viviamo nell’epoca “dell’intelligenza di massa”, dove ci sono potenziali lettori collocati in tutte le parti del mondo.

Leggere l'Economist, afferma Johnson “è come far parte di una grande community che diffonde giornalismo on-line via web”. Una delle pubblicazioni più famose pubblicate in Italia dal suo giornale ha  avuto il celeberrimo titolo: “Berlusconi, the Man who screwed an entire country”. L’articolo ha viaggiato online alla velocità della luce, raggiungendo un considerevole numero di “Mi Piace”.

Successivo l’intervento di Steve Kats che, con ironia, ha affermato subito che il suo giornale non insegna come fare i genitori. Mother Jones è infatti un'organizzazione ibrida che tende alla tradizione del giornalismo americano fondandosi con la tradizione americana del cambiamento sociale”. “La nostra attività - prosegue Kats – è un'organizzazione no profit, attività  bizzarra nel contesto statunitense. La nostra rivista ha oltre 200.000 abbonati e la nostra crescita online aumenta notevolmente”. Il terzo intervento è stato quello di Wolfgang Blau, direttore di zeitonline. Blau ha dichiarato che rappresenta uno dei principali siti di giornalismo online, che spazia dallo sport, all’economia ai viaggi. “Rappresenta un alto livello di argomenti organizzati con una struttura ben chiara. Oggi conta più del 40% di utenti under 29 anni posta commenti a volte straordinari quanto quelli dei giornalisti”. Prosegue Marco Pratellesi autore del Condè Nast, che afferma: “Internet è un prodotto facile e veloce. Io seguo online numerose famose testate come Vogue, Vanity Fair, Wird; MySelf. Oramai tutti combattiamo una battaglia contro il tempo, battaglia che può essere risolta attraverso il lettore digitale”. Fra i numerosi applausi del pubblico è parso a tutti subito molto chiara l’importanza del lettore digitale, colui che non si accontenta più di un “pacchetto unico” come può essere il giornale su carta, ma ha la necessità di “saltellare” da un link all’altro per soddisfare le sue  esigenze che spaziano da un tema all’altro. Grande l’approvazione da parte del pubblico.

Vittoria Pascarosa