GlobalLeaks, protezione delle fonti

Sala Priori, ore 15.00

Il whistleblower è chi soffia il fischietto, ossia chi cerca di attirare l’attenzione perché ha qualcosa da dire. Il problema è trovare la persona adatta alla quale rivelare il segreto e soprattutto il mezzo con cui farlo. Trasmettere informazioni riservate e di pubblico interesse, garantendo la sicurezza della fonte e del ricevente è l’obiettivo di “GlobalLeaks”, un sistema di scambio di informazioni attraverso la rete, garantito da un software libero e sicuro, ideato nel 2011 dal centro Hermes. Il presidente Claudio Agosti ha presentato l’iniziativa oggi alle 15, all’interno del festival del giornalismo di Perugia. I ricercatori hanno realizzato un sistema, che potrebbe essere replicato in tutto il mondo in diversi contesti, con cui whistleblowers e professionisti interessati alle informazioni più scomode possono entrare in contatto in modo semplice e sicuro. «Chi ha qualcosa da dire entra nella piattaforma, sceglie il contesto e gli interlocutori – ha spiegato Agosti -. Una volta fatta la segnalazione, che può essere arricchita da diversi file, il whistleblower riceve un codice personale che gli servirà per accedere nuovamente». Agosti consiglia alle fonti di creare un proprio “nodo” di globalLeaks, di scegliere con cura i riceventi e di pubblicizzarlo in ambiti specifici. Ai riceventi invece raccomanda di «focalizzarsi sui dati», tralasciando le notizie più scandalistiche, di scarso interesse pubblico. Per ora il progetto è in fase embrionale, utilizza un server Linux e il centro sta lavorando ad una versione Android per dispositivi mobili, «che potrebbe essere utile per caricare foto o brevi filmati in aree difficili» ha aggiunto Agosti. Finora sei realtà internazionali hanno dimostrato interesse per l’iniziativa: l’associazione Transparency International; il sito di informazione irlandese Whistle.is; un gruppo di giornalisti indipendenti associati; Press Bulgaria; Balcanleaks e Rfa Languages localization. «La difficoltà maggiore – ha concluso Agosti - è stata creare un unico sistema valido per tutti e per ogni genere di informazione».

Ludovica Scaletti