Netizen 2013

Perugia, 25 Aprile 2013 – La Sala Convegni dell'Hotel La Rosetta ha ospitato, alle ore 14.30, la presentazione del rapporto annuale Netizen, relativo ai dati riguardanti la diffusione in Italia delle web tv. A spiegare i dati raccolti dal progetto Netizen sono stati Giampaolo Colletti, fondatore di altratv.tv, e Luca De Biase, giornalista de Il Sole 24 Ore. Nella loro analisi, i due si sono serviti di una info-grafica curata dall'agenzia “Directo”, in cui sono stati riportati tutti i numeri commentati nel corso della conferenza. De Biase è partito dalla storia di altratv.tv, progetto nato nel 2004 al fine di monitorare le “antenne” di tutta Italia, e proprio confrontando i dati relativi al primo rapporto e quelli dello scorso anno, presentati durante il convegno, si nota il grande incremento di antenne, digitali o webtv, in tutto il Paese. Si è passati dalle 35 antenne relative all'anno 2003 alle 1350 (584 webtv e 766 digitali) del 2012, una crescita importante nonostante l'analisi dell'ultimo dato registri la prima flessione delle webtv dall'inizio del progetto, una flessione del 7%. Tanti i numeri riportati dal rapporto, a partire dal target, con un 60% generalista, un 28% specialistico e il 12% di altri target. Molto importante anche l'analisi relativa ai formati: la maggioranza si basa sulle interviste (40%) ma in netta crescita la diretta streaming (24%). Per qua nto riguarda, invece, la frequenza di aggiornamento, resta il quotidiano il dato maggiormente rilevante, con il 54% delle antenne in grado di sostenere la frequenza giornaliera. Analizzati anche i numeri riguardanti i maggiori problemi che le webtv riscontrano giorno dopo giorno. Due gli ambiti maggiormente toccati: finanziamenti e rapporto con la Pubblica Amministrazione. Preoccupante, secondo Colletti e De Biase, il primo dei due dati, poiché risulta che il 70% delle antenne sopravvive solo grazie al sostegno dell'ideatore originario. Questo rappresenta un grande gap, secondo Luca De Biase, poiché la mancanza di fondi e di sostegno è ciò che costringe le webtv a chiudere o a stagnare senza poter migliorare a livello strutturale, tanto tecnologicamente quanto a livello di personale. Aldilà degli altri numeri analizzati, dalla presenza delle antenne sui social network fino agli investimenti per la creazione di app su tablet e smartphone, Luca De Biase ha spiegato come bisogna guardare a un'evoluzione complessiva del fenomeno webtv, non solo per l'ampia crescita analizzata con i dati raccolti negli ultimi dieci anni, ma soprattutto perché “dalla diretta al documentario c'è un incredibile ventaglio di opportunità”. É proprio la grande possibilità di creare prodotti nuovi, secondo lui, a dare alle webtv un'arma in più per combattere il potere televisivo e tentare di continuare al meglio l'ampia crescita spiegata dal rapporto Netizen 2013.

Giuseppe Fontana