GIORNALISMO INDIPENDENTE RACCONTANDO STORIE DIVERSE ATTRAVERSO I MEDIA

La giornalista del Corriere della Sera, Stefania Ulivi, ha presentato i progetti realizzati da Lisa Biagiotti giornalista e regista e Andrea Marinelli, giornalista freelance. Stefania Ulivi ha spiegato che per i giovani, è ormai diventato difficile entrare nel mondo delle grandi testate giornalistiche e che questi due giornalisti hanno trovato nuove modalità di raccontare storie. Si è discusso di un nuovo modo di fare giornalismo, quello dello story-telling attraverso video o a colpi di blog e delle varie piattaforme, come crowdfunding e coach surfing (servizio gratuito di scambio d’ospitalità) a cui i due giornalisti hanno attinto per poter finanziare e realizzare le loro idee. Lisa Biagiotti, ha viaggiato per oltre 20.000 km per poter raccontare una piaga inaspettata degli Stati Uniti d’America, quella dell’AIDS, che ha colpito un grande numero di persone, soprattutto negli stati del sud. Il film-documentario intitolato “Deepsouth” è stato proiettato su 30 schermi e visto da più di 4.000 persone e presentato al prossimo New York Film Festival. Andrea Marinelli, è stato l’unico giornalista italiano  che ha seguito tutti i comizi dei vari candidati della campagna elettorale per il Presidente degli Stati Uniti d’America, viaggiando per 15 stati e pubblicando post sul suo blog, con tutto quello che gli succedeva intorno e dei vari personaggi che ha incontrato. Per poter fare questo lungo viaggio si è affidato alla piattaforma di crowdfunding come Kickstarter, ed ha chiesto a i suoi lettori di finanziare il progetto. Ha spiegato che è stato uno tra i primi giornalisti italiani ad utilizzare questa modalità di finanziamento e che ha ricevuto un grande riscontro, anche se per gli italiani, l’idea di usare la carta di credito sul web è ancora un argomento tabù. Andrea ribadisce la sostenibilità di queste piattaforme per il giornalismo indipendente, basta capire come utilizzarle e fare un’ottima pubblicità dei progetti. Il giornalista a  breve partirà per un tour di due mesi degli Usa per poter trattare della questione dell’omofobia, in attesa della sentenza della Corte Suprema Usa sui matrimoni gay.

Ludovica Angelini