Perugia, 02/05/2014
Speaker: Claudio Agosti
Alle ore 11, nella Sala Priori dell’Hotel Brufani, si è tenuto un incontro dal titolo “Il tracciamento della persona online: effetti, contromisure e responsabilità dei media”, nel corso del quale Claudio Agosti ha spiegato i meccanismi alla base del tracciamento degli utenti da parte di portali di acquisto, motori di ricerca, testate online. Agosti ha specificato che ogni volta che un utente si collega ad un servizio gratuito, ad esempio l’ANSA, in realtà si sta legando a molti altri servizi che svolgono attività invisibili. Di fatto, ha sostenuto lo speaker, ormai “accettiamo che i siti web, a partire dai siti di news, ci forniscano contenuti vicini ai nostri interessi” – grazie al meccanismo del filter bubble – “cosa che ha l’effetto di creare una maggior segregazione di pensiero”.
Agosti, con la sua presentazione, ha posto una serie di questioni: gli utenti sono tutti uguali? A cosa servono i cookies? Siamo felici di questo meccanismo? Domande che si risolvono nell’approfondimento della questione della “problematica della profilazione”. Gli utenti, secondo Agosti, credono che il loro tracciamento da parte dei siti – che avviene attraverso un feedback invisibile – mantenga la loro identità anonima e questo, nella maggior parte dei casi, rende il processo di localizzazione accettabile. I dati che, però, vengono collezionati attraverso il tracciamento – anche tramite i contatti che ciascun individuo ha sui social – possono essere venduti e le ricerche possono essere salvate. Dunque, in generale, i dati dell’utente potrebbero potenzialmente essere utilizzati da diversi tipi di agenzie – l’Intelligence ad esempio.
Agosti ha poi proposto delle riflessioni sul Mobile Business – vettore da lui definito come totalmente irrispettoso della privacy – che tramite app e giochi come Angry Birds, facilita la profilazione degli utenti. Lo speaker ha poi spiegato il funzionamento degli ADS banner nei siti di news online, normalmente inseriti da terze parti: man mano che elementi traccianti vengono abilitati, vengono aggiunti sempre nuovi script. Ha poi approfondito l’argomento, illustrando il NSA Fox Acid: un meccanismo che faceva sì che la NSA potesse cambiare i contenuti fruiti dall'utente che viaggiavano in rete: il contenuto richiesto poteva quindi essere cambiato e gli utenti delle testate online potevano essere tracciati da agenzie straniere. Agosti ha infine informato l’auditorio della possibilità, per l’utente, di difendersi da questo meccanismo, per mezzo di strumenti che consentono di bloccare in automatico terze parti e relativi script: Ghoster, Disconnect, No Script, Script Safe, Ad Block Plus.
Al termine della presentazione, nell’ambito del question time, l’Avvocato Gian Battista Gallus è intervenuto per chiarire l’aspetto legale della questione della tracciabilità, sollevato da una persona del pubblico. Tecnicamente, secondo Gallus, il flusso transfrontaliero di dati è lecito, se sono presenti condizioni che rientrano in clausole contrattuali che tutelano la privacy dell’utente o in accordi internazionali. “La normativa italiana però presuppone che l’utente riceva un’informativa di questi fatti, cosa che non avviene assolutamente”, ha concluso.
Chiara Borsini