«Il racconto tradizionale che viene fatto dai media sull’Africa descrive spesso un continente come massa di terra, con molti conflitti e miserie. La storia africana è però molto più complessa. Oggi il continente sta vivendo un periodo di cambiamenti molto promettenti». A dirlo è stata Fatou Bensouda, procuratore della Corte Penale Internazionale, al Festival Internazionale del Giornalismo nel corso del panel «Di cosa parliamo quando parliamo di Africa».
Un incontro nel quale sono state evidenziate diverse criticità riguardanti il modo attraverso il quale, spesso, i media del mondo descrivono in maniera «troppo generalizzata» un continente formato da cinquantaquattro Stati.
«La triste realtà – ha spiegato il procuratore Fatou Benouda - è che il racconto sull’Africa che arriva dalla maggior parte dei Paesi è molto semplicistico e sovraccarico di idee errate e soprattutto da preconcetti. I media sono uno strumento estremamente potente di istruzione e di formazione ma i giornalisti che fanno ricerche approfondite hanno anche la responsabilità di trasmettere informazioni giuste a persone lontana da noi».
Un ruolo, quello dei media, che è stato quindi evidenziato soprattutto per l’aspetto fondamentale di dover essere osservatori oggettivi e realistici
«Nel mio continente – ha continuato Benouda - riconosco che c’è ancora molto da fare. Io desidero vedere un continente prospero e pacifico, dove i valori democratici e i diritti di tutti siano rispettati e possano progredire. In un decennio vedremo un continente che emergerà, che sarà dotato di infrastrutture avanzate e opportunità per i giovani».
Tutto questo grazie anche ai grandissimi passi in avanti che sono stati fatti per la costruzione di uno Stato di diritto, un sistema giudiziario adeguato e soprattutto grazie alla stabilità politica e alla crescita economica del Paese.
A ribadire concetti simili è stato Robert Kabushenga, Ceo The Visioon Group.
«Ci sono centinaia e centinaia di africani – ha spiegato quest’ultimo - che stanno costruendo assieme il nostro continente. Una terra dove si stanno allo stesso tempo realizzando progetti mondiali enormi. L’Africa crescerà e potrà addirittura diventare un continente più ricco della Cina».
Giuseppe Fin