Si parla anche di cibo e cambiamenti climatici al Festival Internazionale del Giornalismo. Lo si fa con Marco Cattaneo, direttore di “Le Scienze” e “National Geographic Italia”, Jacopo Monzini di IFAD e Las Charas, membro dell’Associazione Mondiale Cuochi, nel corso del panel tenutosi oggi al Centro Servizi G.Alessi. A mediare l’incontro Mario Buonocore, che ha sostituito la giornalista Fiona Harvey prevista da programma.
Il panel si apre con un corto che mostra come i cambiamenti climatici influiscano anche sul modo di cucinare dunque sulla dieta delle persone, infatti questa area è stata di recente interessata da un’intensa attività edilizia.
Rifacendosi al contributo video Buonocore interroga gli speaker su come i cambiamenti climatici influiscano sulla coltivazione dei prodotti, dunque anche sulle culture alimentari.
Risponde prontamente Charas che chiarisce “bisogna far sì che le colture siano resilienti ai cambiamenti climatici.” E’ Monzini a chiarire il significato di risalienza, ovvero la capacità di un sistema di tornare al punto precedente ad uno shock. Tutti i sistemi sono tra loro interconnessi, l’uomo ha il vantaggio di essere il più adattabile fra questi, tuttavia non è indipendente dagli altri. Occorre dunque lavorare sulla resilienza di popolazioni e colture.
Buonocore specifica come sia necessario un rapporto con la conoscenza scientifica, chiedendo a Cattaneo qual è il rapporto dei media con la conoscenza scientifica e come questi veicolano la tematica. Il giornalista risponde che troppo spesso le testate puntino sull’effetto emozionale delle immagini tralasciando gli aspetti salienti ed evidenziando come troppo spesso la tematica del clima venga relegata soltanto ad una determinata compagine politica. Cattaneo insiste inoltre su come debba essere cambiata la dieta e la distribuzione del cibo. Ad insistere su questo punto è anche Manzini, che provocatoriamente dichiara “Basta parlare d’ambiente, tutto è ambiente, occorre invece parlare di gestione delle risorse naturali.”
A fornire soluzioni concrete per adattarci ai cambiamenti climatici dal punto di vista della dieta è Charas che cita l’esperienza di un chef cinese che durante un invasione di alghe a creato un ristorante ad hoc con prodotti realizzati di soli alghe, o ancora gli esperimenti che lo hanno direttamente interessato nella realizzazione di piatti a base di meduse, oggi in forte aumento nei nostri mari.
Numerosi gli interventi del pubblico che hanno reso il panel altamente interattivo, come quella riguardante la specializzazione di giornalisti in questi settori all’interno delle testate. Manzini e anche Charas lamentano come vi sia molta approssimazione nel giornalismo nazionale e una forte esigenza di specializzazione. Ma nel pubblico c’è chi controbatte sostendo che facendo così queste tematiche divengono di nicchia, la sfida per il giornalismo, come sostengono gli speaker, è proprio di sensibilizzare tutti su questo tema. Una strada da percorrere viene indicata sempre dalla platea ed è quella di mixare il giornalismo allo storytelling.
Camilla Valli