Si è svolto giovedì 7 aprile nella Sala Perugino dell’Hotel Brufani il workshop “Fare giornalismo d'inchiesta in Italia” tenuto da Amalia De Simone e Vittoria Iacovella, giornaliste d’inchiesta rispettivamente a Corriere.it e La7.
La piccola sala gremita di persone e due le relatrici dell’incontro che si è tenuto oggi, giovedì 7 aprile. Amalia De Simone e Vittoria Iacovella sono state coinvolgenti, esaustive e hanno regalato qualche spunto a chi vuole intraprendere questa professione; il tema dell’incontro: fornire input pratici sul giornalismo d’inchiesta.
Ha preso la parola prima Amalia De Simone spiegando cos’è il giornalismo d’inchiesta nello specifico, un tipo di giornalismo che si basa sulla produzione di notizie inedite o trattate in modo inedito, con risvolti da approfondire e una rilevanza superiore rispetto alla notizia stessa. La notizia è stata definita dalla giornalista come “la base di tutto” poiché se essa è interessante gli editori ne sono sempre attirati; le inchieste producono soldi e molta utenza e dunque generano traffico che portano a maggiori inserzioni pubblicitarie. Un tipo di giornalismo pertanto “anti precarietà” come da lei definito poiché i giornalisti che lavorano in questo campo hanno più possibilità di lavorare. Significativi sono gli esempi del suo vissuto personale che ha condiviso con il pubblico. Di contro, i risvolti negativi ci sono e sono riassumibili nelle seguenti parole: disinteresse per l’idea, la possibilità di vedersi aprire un’inchiesta da parte degli organi inquirenti e le ritorsioni.
Vittoria Iacovelli entra più nel pratico con il suo intervento, raccontando cosa accade quando si vuole condurre un’inchiesta. Partendo dal come proporre un’inchiesta - multimediale o meno - a un organo di informazione, italiano o straniero, tocca anche il tema della gestione delle fonti e la tutela delle stesse, concludendo il discorso con “una buona fonte dà forza alle notizie”. Prosegue citando quali sono gli strumenti necessari per fare giornalismo d’inchiesta - fatto e prodotto personalmente - sul campo e a casa, durante il post produzione. Ultimo spunto interessante riguarda l’ambiente e in generale in contesto in cui l’inchiesta è ambientata: va sempre evidenziato, è un dettaglio importante che dà forza al lavoro, dice. Termina infine citando quali sono i documenti che si possono pubblicare.
Molte sono state le domande poste alle due giornaliste dal pubblico presente in sala ed esaurientemente le stesse hanno risposto.
Tanya De Marzi