I nuovi linguaggi giornalistici sono stati al centro del dibattito tenutosi sabato sera in Sala dei Notari, ha avuto protagonisti Beppe Severgnini del Corriere della Sera e Stefania Chiale de L’Erba dei vicini (Rai 3).
Si è parlato del ruolo del giornalista come ricercatore di notizie ma, soprattutto, dei nuovi linguaggi emergenti del giornalismo. Servegnini ha asserito a questo proposito che il fenomeno all’avanguardia non oscura i vecchi linguaggi ma li adatta al modo di fare giornalismo oggi.
Un occhio di riguardo alle forme di espressione del passato è sintomo di umiltà secondo il giornalista del Corriere della Sera: la sperimentazione, applicata alle forme piuttosto che ai contenuti, affonda le radici nelle regole del passato.
“Avevamo pochi mezzi prima ma molta fantasia; ora abbiamo tanti mezzi ma la fantasia scarseggia” ha dichiarato Severgnini. Il pubblico, invece, è sempre disposto alle novità come ad esempio sentir parlare di cronaca nera attraverso lo storytelling o di politica con il teatro.
“Abbiamo provato ad immaginare gli eventi che hanno segnato il 2015 e travestirli attraverso il teatro.” interviene Stefania Chiale. A tal proposito “30-60-90” ne è un esempio.
L’utilità delle informazioni coinvolge, emoziona e diverte: per fare ciò si ricorrere agli strumenti che ci mette a disposizione la letteratura. “Sono convinto che la laurea in Lettere sia una delle migliori per avvicinarsi al giornalismo. – ha asserito Beppe Severgnini – Per questo i buoni giornalisti sono sempre scrittori ed i buoni scrittori sono sempre un po’ giornalisti.”
Twitter è un manifestazione di efficacia e di sinteticità che permette di sviluppare un nuovo linguaggio che non è l’unico che abbiamo a disposizione ma è fondamentale saperlo usare.
A questo proposito Beppe Severgnini ha preparato otto consigli per i professionisti dell’informazione: 1. siate assidui, non abitudinari; 2. siate originali, non scontati; 3. siate spontanei, non impulsivi; 4. siate stimolanti, non petulanti; 5. siate utili, non indispensabili; 6. siate precisi, non pignoli; 7. siate curiosi, non egocentrici; 8. siate attenti, non permalosi.
Martina Parisi