Là fuori c’è un mondo…

con Michele Bertelli (giornalista e videomaker freelance), Tommaso Clavarino (fotografo freelance), Caterina Clerici (giornalista freelance), Renata Ferri (photo-editor Io Donna), Emanuela Zuccalà (giornalista freelance e regista).

Durante la prima giornata del Festival Internazionale del Giornalismo, la sala del Dottorato di Perugia ha ospitato il panel Là fuori c’è un mondo…, volto ad esporre i lavori svolti da alcuni importanti giornalisti freelance italiani, dediti alla realizzazione di documentari su tematiche internazionali in formato web.
Per primo tra questi, Michele Bertelli ha presentato estratti di alcuni documentari realizzati in Bolivia: Bolivia’s everyday water war e Mother and children first; la realizzazione di entrambi i lavori ha potuto sperimentare un modo innovativo di produrre contenuti d’informazione, attraverso il ricorso a strumenti interattivi per consentire una fruizione attiva dei contenuti.
La pratica della mutilazione genitale femminile è stata invece oggetto di Uncut, web-documentario realizzato dalla regista Emanuela Zuccalà, attraverso il racconto di quattro storie di redenzione raccolte tra Kenya, Somaliland ed Etiopia.
Il fotografo freelance Tommaso Clavarino ha trattato il tema dello smaltimento delle navi lungo le coste del Bangladesh e dell’India e i relativi impatti ambientali. Il web-documentario A mani nude, pubblicato tra gli altri da Il Corriere della Sera, ha consentito di tracciare i percorsi delle navi che conducono allo smaltimento illegale, esponendo al lettore, tramite grafici dinamici, le cause che conducono all’aggiramento dei divieti imposti dalla legislazione internazionale.
Tra i relatori è intervenuta anche Caterina Clerici, ideatrice del progetto The African Energy Project, dedicato all’emergenza energetica del Ghana. Lo strumento multimediale, anche in questo caso, è stato utile per rapportare alle difficoltà quotidiane questioni energetiche di ampia portata, rendendole facilmente accessibili e comprensibili per il grande pubblico. Questo è stato possibile anche attraverso i social media, che hanno consentito in real time di tracciare il flusso di interazioni generato nel quotidiano dai cittadini ghanesi, riallacciando il tema alla realtà.
Dal contributo di Renata Ferri, è emersa l’importanza dei temi internazionali per il giornalismo italiano, a torto considerati come un vezzo elitario e limitato dai costi elevati. Tuttavia, come la stessa Ferri ha precisato, la tendenza attuale è di una ripresa del settore esteri nel giornalismo, di cui dovranno farsi carico gli editori, credendo nei progetti e finanziandoli direttamente.

Leonardo Vaccaro