Giovedì 13 aprile | Ore 12 – Sala dei Notari
Jay Rosen (docente di giornalismo alla New York University)
Mathew Ingram (chief digital writer del Columbia Journalism Review )
Sala dei Notari è colma di persone pronte ad ascoltare l'intervento di Jay Rosen, docente di giornalismo presso la New York University. La discussione è stata tenuta viva dai numerosi interventi del pubblico e dalla magistrale conduzione di Mathew Ingram, chief digital writer del Columbia Journalism Review.
Il tema trattato è il rapporto di fiducia (trust) che un giornalista (o una testata) deve saper costruire con i suoi lettori: una fiducia che si distingue e, in un certo senso, supera il principio di credibilità, dogma fondamentale della professione giornalistica.
Il primo presupposto della fiducia, tuttavia, è mantenere l'obiettivo sull'importanza dell'informazione trasmessa. “Non significa ottenere delle condivisioni, numerosi like o molte visualizzazioni: questo, anzi, è spesso un segnale che il lettore è d'accordo con me, e cerca nelle mie parole la conferma di un'idea che già possiede”.
La fiducia permette, come dice la parola stessa, di fidelizzare i propri lettori, e costruire con loro un prodotto migliore. Accanto alla verifica dell'informazione, allora, ecco comparire la necessità di coinvolgere il pubblico, farlo riconoscere in ciò che legge, in qualche modo “seguire” quelli che sono i temi e i problemi dibattuti dalla società. Non sempre prevale la necessità di “fare notizia”, come dimostra il caso di De Correspondent, piattaforma olandese che si distingue dagli altri siti di informazione perché evita il flusso quotidiano delle news, per concentrarsi su approfondimenti specifici e su quelli che sono i problemi, e non soltanto i temi, verso cui i lettori mostrano interesse.
Partendo dal modello vincente di De Correspondent, con cui Rosen collabora nella versione inglese, l'intenzione è quella di estendere questo sistema (che prevede una fidelizzazione dei membri) anche al giornalismo mainstream, portando, col tempo, ad una progressiva emancipazione dall'inserzione pubblicitaria, di cui il sito olandese è privo. Occorre distinguere, in questo senso, tra l'abbonato (colui che paga perché vuole usufruire di un servizio) e il membro, il sostenitore (colui che crede nel valore del giornale, nelle notizie che diffonde, e vuole sostenerlo): il secondo soggetto è quello con cui è indispensabile creare il legame di fiducia.
La chiave, secondo Rosen, è nelle mani delle scuole di giornalismo, a cui spetta il dovere di preparare gli allievi, affinché sviluppino un rapporto di fiducia, dialogo e reciprocità con i propri lettori, senza per questo rinunciare alla verità, alla verifica delle informazioni e sostenere la propria opinione.
Rebecca Mellano