Una mattinata frizzante quella svoltasi oggi, domenica 7 aprile 2019, nella quinta e ultima giornata del XIII Festival Internazionale del Giornalismo, a Perugia, nell'incontro “Letture all’odio. Reading di Edoardo Albinati e Sandro Veronesi”.
Due pamphlet, quello di Sandro Veronesi, edito da La nave di Teseo, “Cani d’estate. Abbaiare contro il razzismo”, e quello di Edoardo Albinati, “Cronistoria di un pensiero infame”, edito da Baldini e Castoldi per denunciare “l’uso e l’abuso della verità, l’impotenza dei cosiddetti intellettuali, le campagne di odio sui social, l’intoccabile bellezza morale e fisica delle persone, la vita di chi va per mare, il desiderio di giustizia, l’avventura, il coraggio”, dati e atteggiamenti contrastanti che caratterizzano la storia dell’Occidente contemporaneo.
“Il caso Diciotti. L’intervento della Chiesa per sbloccarlo (e dell’Irlanda). L’uomo che non conosce il mare indagato per sequestro di persona, sequestro di persona a scopo di coazione, arresto illegale, abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio. Il sistema australiano. La recrudescenza del razzismo. L’Onu che riconosce che nei campi libici i migranti vengono torturati, la guerra civile a Tripoli, i “cani selvaggi” addosso a Papa Francesco… Nel mezzo di tutto questo è arrivato anche il mio gran giorno, quello che è dato nella vita di ogni cane, e finalmente sono riuscito a salire a bordo di Open Arms.”, così scrive Sandro Veronesi per introdurre il suo volume.
“Buon appetito ai pesci!: ecco l’augurio di qualcuno che si sente autorizzato a sfogare liberamente il suo rancore quando annega un migrante. E intanto vengono chiusi i porti alle navi che prestano soccorso, mettendo in discussione i principi rispettati dagli uomini di mare di ogni tempo”, si legge nel pamphlet di Albinati, che diventa l'occasione per parlare di uso e abuso della verità, dell’impotenza dei cosiddetti intellettuali, delle campagne di odio sui social, dell’intoccabile bellezza morale e fisica delle persone, della vita di chi va per mare, del desiderio di giustizia, dell’avventura, del coraggio.
Catia Marcucci - volontaria press office IJF19