ANGELO AGOSTINI: FORMARE AL GIORNALISMO SAPENDONE ANTICIPARE I CAMBIAMENTI

19 aprile 2015, ore 12.30 - Sala Raffaello Hotel Brufani, Perugia

Intervengono:
Aldo Balzanelli, La Repubblica
Giovanni Cocconi, Ministero dello Sviluppo Economico
Lorenzo Fabbri, Gruppo Editoriale L’Espresso
Anna Masera, capo ufficio stampa Camera dei Deputati
Claudio Giua, Gruppo L’Espresso
Mario Tedeschini Lalli, Gruppo L’Espresso
Modera: Carlo Sorrentino, Università di Firenze e direttore di Problemi di Informazione

Colleghi ed ex allievi, insieme al pubblico della Sala Raffaello dell’Hotel Brufani di Perugia, hanno ricordato Angelo Agostini, giornalista e importante accademico italiano scomparso nel marzo 2014 a 55 anni.

Agostini insegnava Teoria e tecnica del linguaggio giornalistico allo Iulm di Milano e dirigeva "Problemi dell'informazione", trimestrale del Mulino. E’ stato presidente dell'associazione europea delle scuole di giornalismo, oltre che fondatore e direttore di quella di Bologna. Era uno degli speaker più affezionati al Festival del giornalismo di Perugia, ricorda Carlo Sorrentino, attuale direttore del trimestrale.

Gli ospiti del panel hanno voluto raccontare chi era per loro Angelo Agostini in una testimonianza doverosa di un personaggio centrale per il giornalismo.

Agostini era una “figura di congiunzione tra giornalismo e accademia” per Sorrentino, un incrocio tra formazione e innovazione. Il suo pregio è di aver svolto la sua attività accademica e di giornalista con un’indole di “perenne insoddisfazione” che lo spingeva ad essere curioso e ad approfondire le cose.

Balzanelli ha spiegato come è nata l’idea di organizzare una commemorazione a un anno dalla scomparsa di Agostini. “Anche se Angelo non gradiva la retorica”, ha detto “valeva la pena ricordarlo in questo Festival al quale ha partecipato per molti anni”. Balzanelli ha sottolineato che il merito più grande di Agostini è stato quello di spingere i colleghi a sollevare lo sguardo da quello che stavano facendo, stimolandoli a osservare tutto ciò che era oltre il giornalismo e che stava cambiando.

Cocconi, suo ex allievo, invece ha pensato alle cose di cui avrebbe voluto parlare con Agostini in questo anno dalla sua scomparsa, tra cui Charlie Hebdo, i cambiamenti dell’Ordine dei Giornalisti, l’anno sabbatico della direzione del Corriere della Sera e la chiusura di Europa. “Angelo era diventato molto liberalizzatore nei confronti dell’OdG”, ha detto Cocconi, che a proposito della chiusura dei giornali ha aggiunto: “Angelo ci avrebbe ricordato che i giornali che non hanno mercato non devono essere per forza nelle edicole”. “C‘è orgoglio ad aver fatto la scuola di Angelo”, ha commentato, e poi ha concluso leggendo un passo da uno dei saggi di Agostini sulla cultura professionale del giornalismo.

Per Claudio Giua, Agostini era un innovatore. “Angelo si innamorava, ma manteneva distacco dalle cose” ha detto, ma soprattutto “sognava dei progetti”, come quello di un “Newseum” italiano ideato 5 anni fa e ancora incompiuto. Anna Masera invece, ha accostato Agostini alla figura di Murialdi, suo predecessore: “Entrambi erano due punti di riferimento per l’etica del giornalismo in Italia”, ha detto. Il modo migliore di mantenerli vivi è guardare a quello che hanno lasciato, come il rispetto per le regole della professione, il rigore, i fatti separati dalle opinioni, il servizio al pubblico.

Nel suo intervento, Fabbri ex allievo e tesista di Agostini ha raccontato gli anni Novanta delle scienze della comunicazione a Bologna durante i quali, ha detto: “Agostini era uno di quelli che potevano aiutarti a trovare la tua strada”.

Infine il commento di Lalli, per il quale essere sempre al confine tra due visioni del mondo era qualcosa che caratterizzava profondamente Agostini. “Angelo era un progettista del giornalismo e un realista”, ha detto, ricordando come l’accademico avesse già previsto dei seminari sul data journalism a Primiero, la sua città, e di come fosse inflessibile verso le gabbie istituzionali e culturali che ostacolavano il suo modo di fare giornalismo.

Laura Lisanti