16:30 – Centro Servizi G. Alessi
Alla presentazione del libro “La guerra dentro” troviamo l'autrice Barbara Schiavulli, corrispondente di guerra, e Maria Gianniti, giornalista e inviata per la redazione Esteri del Giornale Radio RAI.
E' scomodo parlare dei nostri militari italiani in missione all'estero, dal momento che ci sono prese di posizione politiche; ne sentiamo parlare quando uno di loro rimane ucciso, o in occasione di un attentato che ci viene raccontato da giornali e televisioni.
Il libro invece si pone l'obiettivo di spiegare quali storie ci sono dietro questi militari, concentrandosi sulle loro emozioni, e in particolare su come hanno vissuto la guerra e su come sono cambiati dopo essere tornati a casa.
Barbara Schiavulli nei suoi libri precedenti ha raccontato il punto di vista dei civili; ora ha deciso di raccogliere dieci storie di militari di diversi livelli, dal sommergibilista fino al generale che ha guidato un contingente, concentrandosi sui loro diversi sentimenti.
Il capitolo dell'artificiere ad esempio si intitola “Il coraggio”: questi uomini, che si occupano di disinnescare gli ordigni, provano emozioni contrastanti, dalla tensione alla paura, tra pensieri di vita e di morte.
La scrittrice ha toccato anche l'argomento della sindrome post traumatica e del riadattamento alla quotidianità: negli ultimi dieci anni, circa duecentomila soldati americani hanno avuto dei problemi dopo essere tornati a casa. Sintomi come l'aggressività, l'insonnia, l'emicrania, il diventare dipendenti da sostanze e medicinali, sono tutti segnali su come la guerra tocca questi ragazzi fin nel profondo dell'anima.
Nel libro si parla anche di grandi traumi, come quello del capitano Gannaro Masino, rimasto gravemente ferito in un attentato: Barbara Schiavulli racconta la sua storia nel capitolo “Il dolore”, dove spiega come il soldato debba tornare alla normalità, dopo aver subito diversi interventi e aver visto il dolore e la preoccupazione recata alla famiglia.
Il bisogno di riadattamento però riguarda anche piccole cose, come lavarsi con l'acqua calda o indossare le scarpe da ginnastica, particolari per noi insignificanti.
Molto interessante è capire anche il punto di vista di un generale, raccontato nel capitolo “La responsabilità”: le sue emozioni sono diverse da quelle dei suoi uomini ma sempre molto forti. Dal dolore di perdere militari del suo contingente, fino alla tensione nel dover raggiungere degli obiettivi, o alla preoccupazione di esporre i suoi sottoposti a dei grandi pericoli.
Barbara Schiavulli ha raccontato quindi non solo quello che ha visto, ma soprattutto quello che sentono i nostri militari all'estero, qualcosa che può smuovere gli animi di tutti noi.
Federica Felceti