Chat, messaggistica mobile e giornalismo

“Chat, messaggistica mobile e giornalismo” è il titolo del quarto workshop firmato OnaItalia tenutosi questo pomeriggio, sabato 18 aprile, alle ore 15 all’interno della Sala Perugino dell’ Hotel Brufani, nell’ambito del Festival Internazionale del Giornalismo.

È possibile usare programmi di messaggistica, come Whatsapp e WeChat all’interno del mondo giornalistico? A rispondere è stato Alessandro Cappai, della testata “La Nuova Periferia”.

“Ogni messaggistica ha i suoi pro e i suoi contro” , ha dimostrato Cappai. Whatsapp, ad esempio, ha una diffusione maggiore e bassi costi ma, dall’altra parte, presenta difficoltà pratiche e nessun tipo di strumento promozionale per le testate che decidessero di farne uso, a differenza di WeChat che, però possiede, a suo discapito, una diffusione minore.

Dal workshop è comunque emerso che Whatsapp risulta essere, giornalisticamente parlando, lo strumento di messaggistica più usato dalle testate giornalistiche. Ne sono un esempio la BBC, che lo ha utilizzato in occasione delle elezioni indiane e del progetto ebola, e l’Oxford Mail. In Italia, invece, abbiamo l’esempio de LaRepubblica.it.

Una testata interessata a questo nuovo utilizzo degli strumenti di messaggistica mobile deve innanzitutto procedere alla pubblicazione del proprio numero: “Questo è molto importante – ha spiegato Cappai – perché fa sì che il destinatario abbia il comando, scegliendo se registrare o meno, all’interno della propria rubrica, il suddetto numero di telefono. Anche se l’obiettivo ultimo della testata è quello di far sì che l’utente proceda a tale registrazione”.

Successivamente, raggiunta la soglia massima di 256 utenti, è possibile procedere alla composizione di una lista broadcast per poi passare all’invio dei messaggi: “A livello tecnico – ci ha tenuto a precisare il giornalista -  è necessario inviare pochi messaggi al giorno (massimo due o tre), però interagendo con l’utente, usando sia le emoticon che gli strumenti multimediali come foto o audio e, cosa importante è necessario sfruttare il push”.

Ciò che ne emerge, a livello di feedback, utilizzando tutti questi accorgimenti, è quello di ridurre la distanza fra la testata e l’utente, creando una maggiore vicinanza.

Tutte le informazioni saranno disponibili anche sul sito ONAITALIA.WORDPRESS.COM  e su twitter @ONAITALIA.

Angela Zicolella