L'Europa non esisterà veramente finché non esisterà un'opinione pubblica "Europea". L'Europa investe molto in programmi di educazione alla cittadinanza europea, ma l'informazione giornalistica nel vecchio continente è ancora basata su logiche nazionali (se non addirittura nazionalistiche), che dividono l'opinione pubblica e trattano le notizie dall'Unione Europea come fatti di politica estera. Non esistono spazi unificati di informazione europea sui media tradizionali (radio e tv satellitari e terrestri) ed l'informazione on line, da sola, forse non basta. Abbiamo visto tutti come Al Jazeera abbia contribuito allo sviluppo di un'opinione pubblica unita nel mondo arabo, per di più laica e per questo temuta dagli stessi governi nazionali arabi. Quali sono ad oggi gli ostacoli allo sviluppo di un'informazione che, senza annullare la ricchezza delle differenze che convivono nel vecchio continente, sia in grado di esprimere un punto di vista europeo sulla realtà? Che ruolo gioca, in questo, l'impostazione culturale e la formazione dei giornalisti in Europa? Che cosa potrebbe fare l'Unione Europea su questo piano? Forse, ancora una volta, la risposta viene dal web.
Gaetano Barresi capo redattore esteri giornale Radio Rai
Anguel Beremliysky Commissione europea - Rappresentanza in Italia
Roberta Cocchioni editorial coordinator europocket.tv Italia
Alessio Cornia giornalista e scrittore, autore del saggio Europocket Tv Italia
Vittorio Di Trapani giornalista RaiNews
Lorenzo Robustelli corrispondente da Bruxelles de Il Riformista
Enric Yusa direttore Europocket Tv Spagna
In collaborazione con Europocket TV
I workshop sono ad ingresso libero e su prenotazione.