Il 2016 è l'anno dei droni ad uso giornalistico, secondo Benjamin Mullin della testata Poynter. Piccoli velivoli molto famosi in ambito militare ma dalle potenzialità ancora inesplorate in campo comunicativo.
Una ricostruzione delle regole e del funzionamento dei microdroni in pieno stile giornalistico, quella condotta da Giovanni Battista Gallus. Attraverso lo schema delle cinque W (chi, cosa, quando, dove, come e perchè), l'avvocato, specializzato in diritto informatico, ha costruito una panoramica dei microdroni sul territorio italiano. I microdroni sono droni caratterizzati da un peso inferiore ai 300 grammi con parti rotanti, ovvero eliche, protette da impatto accidentale. Possono essere sfruttati ad uso professionale inviando una richiesta specifica all'ENAC (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile). La vera rivoluzione portata dai microdroni è che, a differenza degli altri velivoli, chiunque può pilotarlo, a patto che lo faccia durante il giorno e in modalità VLOS, ossia senza perdere di vista il velivolo. Le restrizioni si fanno più stringenti per quanto riguarda i luoghi in cui i microdroni possono volare: sono esclusi gli aeroporti, anche quelli più piccoli, e il sorvolamento di gruppi organizzati di persone. Per poterlo utilizzare è necessaria anche un'assicurazione sui danni che lo strumento potrebbe causare. Bisogna inoltre ricordare che i microdroni non sono l'equivalente delle videoregistrazioni ma piuttosto la combinazione di audio, video e sensori specifici. La registrazione del drone può essere l'unico modo per ricostruire, ad esempio, una mappa ufficiosa di un luogo specifico oggetto
d'inchiesta. Il potenziale offerto dal micro velivolo in questo caso è impareggiabile. Così come nel reportage di giornalismo sportivo sarebbe prezioso Lilly, il microdrone autonomo e dotato di riconoscimento che segue dall'alto un soggetto preciso.
“Non si possono tuttavia sottovalutare – sottolinea Gallus – le responsabilità che un'eventuale violazione della privacy porterebbe al giornalista. Si tratta di responsabilità penali pesanti e in linea con il codice deontologico dei professionisti del mestiere”.
La legislazione sul tema è oggetto di continue modifiche ma questo certo non impedirà ai microdroni, nei prossimi anni, di entrare a pieno titolo nella lista dei più utili tools per il giornalista.
Noemi Francesca Tediosi