Mercoledì 30 Aprile 2014 ore 11.30 – 13.00 Centro Servizi G. Alessi
Un’aula gremita al Centro Servizi G. Alessi accoglie, durante l’incontro svoltosi nella mattinata del 30 Aprile, Fabio Raspadori, Professore di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università di Perugia, la Dottoressa Diletta Paoletti, Massimo Persotti del Dipartimento “Politiche Europee” della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Presente anche il Dottor Fiorucci della testata giornalistica regionali della Rai Umbria.
Si parla di Europa in vista delle prossime elezioni del 25 Maggio per sottolineare l’importanza di un’informazione quantitativamente e qualitativamente migliore. La Dottoressa Paoletti ha descritto il progetto FISE (Finestra sull’Europa), nato nel 2008 presso l’Università di Perugia. Si è spiegato come a un aumento quantitativo dell’informazione sull’Europa non sia corrisposto un incremento qualitativo, in quanto resta un modo di raccontare l’Europa lacunoso, settoriale, distorto e dunque errato. La selezione delle notizie è una soluzione utile per parlare di Europa guardando anche a vantaggi e opportunità per il proprio territorio. In particolare, attraverso l’inserto nel Corriere dell’Umbria, il progetto FISE è riuscito a regionalizzare l’informazione europea anche ascoltando le istituzioni locali. Il progetto, pur restando sperimentale, ha puntato sull’immediatezza dell’informazione, fatta da cittadini in prevalenza giovani che vivono l’Europa oltre i confini italiani. Tra gli aspetti approfonditi dal tirocinio universitario assume una particolare rilevanza il deficit di informazione (media), di conoscenza (opinione pubblica) e di formazione (operatori dell’informazione).
Il Dottor Fiorucci ha puntato l’attenzione su eventuali tagli alle sedi regionali della RAI che rappresentano dal suo punto di vista un importante presidio sul territorio con un’informazione qualificante, “riuscendo a fornire il più alto tasso di informazione e di servizi”. Urge agli occhi del Direttore un’alfabetizzazione sui temi dell’Europa. Massimo Persotti del Dipartimento Politiche Europee sottolinea quanto il giornalismo specialistico sia stato poco utile per i cittadini non avvezzi alle politiche europee. Il relatore punta l’attenzione su alcuni dati raccolti da Eurobarometro: l’80 % delle leggi del Parlamento italiano ad esempio deriva da direttive e regolamenti europei. Conoscere l’Europa dunque significa poter beneficiare delle opportunità oltre l’immagine fredda e burocratica che spesso si dà delle istituzioni comunitarie: essere cittadini europei per conoscere i propri diritti. L’indagine di Eurobarometro pone anche l’attenzione sull’euroscetticismo: il 53% dei cittadini italiani non si sente europeo; il 40 % non ha fiducia nel futuro dell’Europa; il 79 % reputa scarsa la rappresentanza delle proprie opinioni nel Parlamento europeo e il 75% degli italiani dichiara di non essere abbastanza informato: conseguente la limitata partecipazione ai processi decisionali. Si è sottolineato come l’informazione giornalistica italiana abbia puntato principalmente su aspetti negativi dell’Europa alimentando un notevole euroscetticismo che acquisisce sempre più forza da un punto di vista elettorale. Eppure ciò che sembra più utile al momento è un maggiore orgoglio e interesse per l’Europa dal momento che i vantaggi e le opportunità, per quanto non sempre e non da tutti conosciuti, esistono. Pochi esempi citati dal Dottor Persotti ce ne danno un’idea: la possibilità di circolare, studiare, lavorare e cambiare l’Europa.
Alessandro Bottone
Alessandra Vescio