GIPI OLTRE IL DISEGNO: CINEMA, SATIRA, I CORTI PER PROPAGANDA LIVE

Il primo incontro tra Gero Arnone e Gian Alfonso Pacinotti, in arte Gipi, è avvenuto diversi anni fa, ma il coronamento di questa collaborazione artistica è arrivata soltanto con il film Il ragazzo più felice del mondo (Fandango, 2018), rispetto al quale Gipi stesso si dichiara disposto a restituire i soldi ai pochi “eroi” - così li definisce ironicamente - che sono andati a vederlo.
È un inizio travolgente, così come la notizia che, fino all'ultimo, nemmeno gli organizzatori erano sicuri della presenza del fumettista, sorpreso da un lutto famigliare appena due giorni fa.
Travolgente, ma imprevedibile, come si dimostrerà essere l'intero incontro, gestito abilmente da Luca Valtorta (La Repubblica), che ha lasciato i due artisti quasi liberi di condurre la scena secondo l'estro del momento.
A intervallare le conversazioni, alcuni dei cortometraggi “sui massimi sistemi” (parole di Arnone) preparati dal duo per Propaganda Live, trasmissione di La7: Marta riflette sulla condizione del migrante apolide; puf, sul riconoscimento delle famiglie omosessuali; Rocco, ironizza sul portavoce del presidente del Consiglio; Mamma e L'alieno portano in scena i conflitti morali dell'elettore di sinistra: “La crisi del Pd è come la tuta: puoi metterla sempre” (ancora Arnone).
Utilizzando un linguaggio colorito e vivace, i due hanno raccontato come prendono forma i loro cortometraggi – in pochi giorni, con un'attrezzatura amatoriale e uno staff ridottissimo: lo strumento principale è la loro creatività, che li porta talvolta a dar vita a situazioni surreali e paradossali, per non dire dissacranti (Gipi lamenta di aver interpretato i ruoli di posseduto, ballerino, africano, gnomo e di essere persino rimasto incinta di un alieno).

Rebecca Mellano - volontaria press office IJF19