“Lotta alla Corruzione: riutilizzo dei dati pubblici e monitoraggio civico” questo il tema dell’incontro svolto oggi, mercoledì 5 aprile, presso la Sala Priori dell’Hotel Brufani.
Barbara Cocagna (ANAC) e Fernanda Faini, pesidente del Circolo dei Giuristi Telematici, affrontano il discorso relativo all’utilizzo degli open data come contrasto ai fenomeni di corruzione.
Fernanda Faini parla di open data su cosa sono e come interpretarli giuridicamente. Dai primi passi degli anni 90 con la legge 241/90 fino al Decreto Trasparenza, l’Italia ha fatto certo grandi passi da gigante, seppur in ritardo rispetto alla totalità degli altri Paesi dell’occidente.
Le tre definizioni (giuridica, economica e tecnologica) permettono in toto di poter e saper, in particolar modo, sfruttare il dato in maniera totale ed efficiente.
In ciò molti enti mettono a disposizione dati ma non in modo omogeneo.
Le linee guida 2016 rivolte alle amministrazioni, come conferma Fernanda Faini, vanno nel senso dell’omologazione sul rilascio dei dati da parte dell’apparato amministrativo.
In questo senso risulta importante come viene riportato dalla stessa Faini l’utilizzo degli stessi dati pubblici ai fini della riorganizzazione, di amministrazioni private e pubbliche al fine di poter evitare o prevenire situazioni di possibile corruzione.
La mappatura dei dati consente ulteriormente di poter effettuare anche delle analisi, per esempio, sul numero dei beni confiscati alle mafie consegnati allo Stato o al Comune. Mappare questi beni al fine di poterli monitorare in chiave di prevenzione futura. Un progetto partecipativo quindi per favorire la trasparenza, il riuso e la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, attraverso la raccolta, l’analisi dei dati e il monitoraggio dei beni stessi. Promosso dall’Associazione Ondata, il progetto parte utilizzando i dati pubblicati dall’ANBSC (Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata)e permette quindi di aggregare dati da fonti diverse, nel tempo e nello spazio, sul sito “amministrazione trasparente” ai fini di rendere l’ente pubblico o privato che sia il più chiaro possibile.
C’è tempo nella parte finale del convegno di presentare un altro progetto denominato “Ricostruzione trasparente” una piattaforma partecipativa per il monitoraggio della ricostruzione del Centro Italia dopo i terremoti dello scorso Agosto 2016. Un’iniziativa promossa dall’Associazione OnData, a seguito di una campagna di raccolta fondi ancora in fase d’avvio.
Marcello Mastino