Google accelerated Mobile pages: la nuova soluzione per utenti ed editori

Il venerdì del Festival del Giornalismo inizia con un tema delicato e importante: lo sviluppo della AMP, Accelerated Mobile Pages.
Tutti noi abbiamo notato una certa lentezza nel caricamento di alcune pagine tramite cellulare mobile. Google, nella veste di Luca Forlin, responsabile per l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa delle partnership strategiche di Google nel settore news e informazione, spiega all’interno di un convegno multimediale e face to face con i presenti, l’esperienza del mobile su Internet ieri lenta, in termini di caricamento delle pagine, oggi diversificata molto più fluida.
Il lavoro di Google, iniziata un anno e mezzo fa, cerca con l’AMP di sviluppare un’operazione mobile open source con il caricamento delle pagine in modo meno problematico e quindi positivo per utenti ed editori. Il tutto con la conseguente riprogettazione delle pagine per i dispositivi mobili.
Oggi la navigazione su Internet da mobile può essere intesa un po’ come una camminata nel fango poiché le pagine sono costruite e costituite per essere caricate per il computer.
Il  40% delle persone abbandona le pagine perché non caricano in modo veloce cosicché, dal punto di vista di info e news, gli editori perdono  utenti e lettori. L’AMP Internet è quindi una tecnologia aperta all’interno del web e del linguaggio HTML dove tutti vi partecipano liberamente e contribuiscono al miglioramento di esso.
Con le pagine accelerate per mobile abbiamo così pagine più semplici, più leggere e con una struttura meno complessa.
Dall’inizio del progetto, che segue 4 pilastri fondamentali quali velocità, tecnologia, monetizzazione e open source, si è notato un notevole aumento e partecipazione di pagine pubblicizzate AMP.
Oggi la velocità media delle AMP è meno di un secondo rispetto a qualche anno fa quando si parlava di 15 secondi. In futuro, sostiene Forlin, Google punta ad una ulteriore diminuzione delle AMP pages: meno di mezzo secondo.
Da sottolineare dal punto di vista economico l’introduzione delle AMPads: le pagine accelerate  risolvono il problema della pubblicità decisamente pervasiva. “Ancora c’è molto da fare” sostiene Forlin ma la direzione è quella giusta: “AMPads saranno caricati rapidamente per far si che possano essere ottimizzati e aperti assieme alla pagina.
La chiosa finale è dedicata a una speranza: “Continueremo a lavorare i 4 parametri (quali velocità, tecnologia, monetizzazione e open source) in modo tale da permettere alla comunità AMP di continuare a crescere”.

Marcello Mastino