I captatori informatici e le intercettazioni: i limiti giuridici

Sala dei Priori - Oggi, 8 aprile, nell'ambito della sessione "law&order" si è tenuto un panel con Francesco Paolo Micozzi, avvocato specializzato in diritto dell'informatica, privacy e diritto d'autore, riguardo il funzionamento tecnico, i limiti giuridici, il quadro nazionale e internazionale dei captatori informatici e delle intercettazioni.
É stata ripercorsa, durante l'incontro, la storia del caso dell'attacco ai sistemi informatici alla società di Information Technology Hacking Team, creatrice della suite Galileo per il controllo remoto. L’opinione pubblica ha iniziato dopo questo assalto a prendere dimestichezza con il concetto di “captatori informatici”.
Il caso di Hacking Team è stato lo spunto per individuare qual è attualmente in Italia la linea di demarcazione tra il concetto di libertà e quello di sicurezza. Due concetti che sembrano essere ancora oggi inversamente proporzionali, come testimoniano alcune sentenze pronunciate recentemente in merito alla possibilità di utilizzare questi sistemi nello svolgimento di indagini.
Ciò avviene anche a causa dell'assenza di una chiara definizione relativa a tali strumenti, con la conseguente creazione di situazioni poco chiare. A questo proposito il relatore ha citato alcune sentenze particolari emesse nello stesso contesto e presso la stessa Cassazione, seguite da risultati diversi.
Micozzi si è poi soffermato sulla necessità che il processo di legiferazione rispetti la libertà personale come sancito da alcune norme inviolabili tra cui, prima di tutto, gli articoli 13, 14, e 15 della Costituzione.
L'incontro si è chiuso con una serie di riflessioni sul tema, tra le quali la necessità di una disciplina sulla tutela delle fonti giornalistiche e del rispetto del segreto professionale. L'attenzione è andata poi su un eventuale utilizzo scorretto di queste tecnologie. Inoltre è stato posto il dubbio sull'efficacia dei sistemi di protezione quale la cifratura.
Il panel è stato organizzato in collaborazione con la cattedra di Informatica Giuridica e Informatica Giuridica Avanzata,
degll'Università degli Studi di Milano. Numerosa la partecipazione di giornalisti, studenti, e avvocati interessati a un tema in costante evoluzione.

Annalisa Masi
Nicoletta Petrillo