I “faccia a faccia” televisivi tra i leader: un dovere della politica, un diritto dei cittadini

I confronti "faccia a faccia" nella politica italiana sono stati pochissimi, si contano sulle dita di una mano.

Anche se sono uno strumento importante sia per il cittadino che ha la possibilità di sentir parlare di un programma politico e non delle solite scaramucce tra partiti e coalizioni, sia per il politico stesso che grazie al "faccia a faccia" potrebbe recuperare punti sulla sfida elettorale.

Certo è che in questi anni le regole sulla parcondicio hanno contrastato la possibilità di fare confronti.

Tutti troppo preoccupati a non violare quella o quell'altra norma si è finiti per evitare il problema o aggirarlo, Francesco Verderami editorialista del Corriere della Sera che è intervenuto al dibattito di Sky 24 che si è tenuto al Teatro Morlacchi proprio sull'argomento dei "faccia a faccia " televisivi , ha un'idea ben chiara sulla parcondicio che non esita a definire "legge di stampo sovietico" , la quale lascia trapelare due cose:

- Si crede che la popolazione sia come una massa di buoi che si bevono tutto quello che gli viene prominato.

- Si lascia intendere che i giornalisti sono in malafede ecco perchè hanno bisogno di una legge che li controlli.

Per l'editorialista del Corriere è chiaro che bisognerebbe eliminare la parcondicio e oltretutto sarebbe curioso sapere quali sono tutte le regole che vengono imposte dai nostri politici italiani durante gli scontri televisivi, in questo modo, aggiunge Verderame, sicuramente sapremo quali sono i loro punti deboli e le loro reali intenzioni.

Secondo Gianni Riotta però non è così semplice eliminare uno strumento come la parcondicio, proprio per il problema del conflitto d'interessi che investe l'Italia e sono queste le due più grandi anomalie dell'informazione italiana: la parcondicio e il conflitto d'interessi , ma se per Lucia Annunziata ,che è stata la seconda giornalista in Italia a condurre un duello televisivo sotto le elezioni quello di Prodi contro Berlusconi nel 1996  e che ribaltò la tendenza di voto, la parcondicio può essere ben raggirata ,per Verderami il problema più grande è il fatto che alla fine avremo "la parcondicio in testa" e che il giornalista non viene visto come in grado di fare il proprio lavoro con obiettività e imparzialità.

In qualche modo con la parcondicio c'è una delegittimazione della figura del giornalista.

Massimo Bernardini , conduttore e TV talk e autore di diversi programmi televisivi, ha invece fatto notare che sarebbe impossibile un dibattito serio senza i soliti insulti che tra politici ormai vanno molto di moda e questo è un argomento su cui anche la Annunziata di trova d'accordo , la quale spiega che ormai è molto difficile essere trattati dai politici con il giusto ripetto, molto spesso la classe politica tende ad essere arrogante e presuntuosa ed aspettarsi solo quello che richiede .

Dal dibattito viene fuori un giornalismo che avrebbe voglia di tornare ad edempiere alla sua funzione sociale per informare la persona su quello che avviene nel proprio paese e sicuramente i confronti politici "faccia a faccia" sarebbero un primo passo per far vedere al cittadino un'altra faccia della politica che esce dalle logiche dello scontro e discute del proprio programma e di quello che intende fare .

Clarissa Massarelli