A presenziare questa mattina in Sala Raffaello, cinque grandi protagonisti di cui molti giornalisti vorrebbero essere e sono grandi amici. Il direttore del European Journalism Centre, Adam Thomas, ha moderato il panel discussion di oggi che ha visto presenti Miguel Castro senior officer delle Global Media Partnerships presso la Bill&Melinda Gates Foundation, Molly de Aguiar direttrice della News Integrity Initiative (NII) presso la CUNY Graduate School of Journalism, Stephanie Reuter direttrice della tedesca Rudolf Augstein Foundation e Nienke Venema direttrice della Stichting Democratie en Media.
Nella giornata di oggi i quattro finanziatori si sono rapportati con il pubblico spiegando come si può avere una buona comunicazione fra i giornalisti e i finanziatori e su cosa occorre per essere sponsorizzati da queste associazioni.
Per quanto riguarda i tipi di progetti che i finanziatori finanziano, gli speakers di oggi sostengono che in base all’associazione cambiano le tematiche su cui preferiscono soffermarsi. Se ad esempio Castro è più interessato a finanziare progetti sulla sanità globale come i problemi riguardanti la malaria e la polio in paesi Africani, Venema è più focalizzata su problemi di fondazione culturale riguardanti la democrazia. Nella scelta sui contribuenti da finanziare, Venema ha aggiunto che è fondamentale ricordarsi di prendere rischi, perché molte volte si rivelano un grande successo, come è successo alla sua associazione quando ha deciso di sponsorizzare il De Correspondent.
Fra i punti principali menzionati dai finanziatori, uno di quelli più ricorrenti riguarda la necessità di creare un rapporto di collaborazione e fiducia fra giornalisti e finanziatori. Come Venema e De Aguiar sostengono, anche i finanziatori fanno parte dell’ecosistema dei media e per avere un risultato ottimale è necessario sviluppare un dialogo e una conversazione fra i proprietari delle associazioni, i direttori ed i contribuenti. De Aguiar inoltre, supporta la necessità di bilanciare progetti a breve termine e progetti a lungo termine, finanziati principalmente da associazioni come quella di Castro.
Sul tema dei nuovi contribuenti, i finanziatori si dicono molto disponibili ad accogliere nuove idee. Reuter difatti, afferma che troppe volte questi sono penalizzati dalla loro timidezza nel proporre nuove idee ai finanziatori. Sia Reuter che Venema affermano che dei loro progetti, ben il 50% sono nuovi. Castro invece afferma che nel caso della Bill&Melinda Gates Foundation i nuovi progetti si aggirano intorno al 25%.
Per concludere questa panel discussion, è stato chiesto ai finanziatori qual è secondo loro, il futuro delle loro associazioni. Purtroppo, affermano De Aguiar e Reuter, queste compagnie rimangono molto conservatrici nel loro modo di lavorare e questo rimane forse il più grande limite dei finanziatori.
Lucrezia Vittori