Il mattino ha l’oro in bocca: un caffè con Good Morning Italia

Hotel Brufani, Bar Collins
3 maggio 2014 - ore 8:30 -10:00
Il Bar Collins dell’Hotel Brufani, in occasione dell’evento Il mattino ha l’oro in bocca: un caffè con Good Morning Italia, si è trasformato nella location ideale per fare colazione e partecipare all’anteprima del nuovo progetto di Beniamino Pagliaro. Tante sono le novità, tra cui la creazione di un’app e la realizzazione del logo, che durante la mattinata del 3 maggio sono state presentate in maniera chiara ed efficace. Tra gli obiettivi che il team si è prefisso di realizzare nei prossimi otto mesi vi sono l’essenzialità, l’imparzialità e la selettività. “Non sempre c’è bisogno di aggiungere, talvolta c’è bisogno di togliere”, afferma infatti un Pagliaro molto entusiasta, riferendosi al modo migliore di fare informazione. Un cenno viene fatto al business plan spalmato su tre anni, di cui poco però si può ancora sapere, e all’eventualità di uno spazio dedicato ad arte e cultura: una speranza, questa, più che un vero e proprio progetto in atto.
Le migliorie già apportate e previste per Good Morning Italia si basano anche su un sondaggio realizzato su un campione di utenti, di cui il 75 % sostiene che il progetto fondato da Pagliaro sia la prima fonte di notizie al mattino, il 97% sente che il proprio grado di conoscenza è migliorato grazie a questo innovativo concentrato di informazionie il 99% di essi lo consiglierebbe a un amico. Sono dati che generano soddisfazione nel team, che riceve molti complimenti anche dal giornalista Marco Bardazzi, il quale parla di Good Morning Italia come una vera e propria community. Marco Pratellesi, invece, si sofferma su quelle che dal suo punto di vista sono gli elementi che caratterizzano il progetto di Pagliaro: la selezione, la qualità e il tempo. Da ciò ne deriva maggiore attenzione. Beppe Severgnini, infine, elogia questo nuovo modo di comunicare definendolo “aria nuova” e come il tentativo migliore per rispondere alle continue difficoltà del giornalismo contemporaneo.

Alessandra Vescio
@alessandraves