Centro servizi G. Alessi – ore 11.30
La panel discussion vede seduti al tavolo: Guido Romeo, di Wired Italia; Marco Boscolo, giornalista; Paul Radu, direttore esecutivo di OCCRP; David Donald del Centro per l’integrità Pubblica. Il tema del confronto riguarda il data journalism nell’ambito sanitario e ospedaliero. Vengono riportate tre esperienze diverse, ma che condividono questo controverso tema comune, la sanità e i suoi costi, con le relative conseguenze sulla vita dei cittadini, in termini economici ed umani. Il percorso all’interno del giornalismo investigativo attraverso i dati comincia con David Donald, che illustra il database creato negli USA per Medicare. L’inchiesta portata avanti su Medicare, ha portato ad una serie di risultati interessanti anche se le difficoltà sono state enormi, soprattutto per il problema dell’accesso ai dati e dei vincoli contrattuali derivanti dalla necessità di rispettare l’identità dei pazienti. Il problema della libertà dell’informazione ha un peso molto rilevante nel data journalism. Il Centro per l’integrità Pubblica codifica, gestisce e rende comprensibile i dati per i cittadini ed è riuscito a dimostrare delle effettive scorrettezze da parte del progetto sanitario pubblico, perpetuate in dieci anni con l’aumento dei prezzi dei servizi medici. Questo ha portato alla luce quella che il giornalista definisce “una vera e propria frode”. Donald intende cosi dimostrare con il suo contributo che c’è una tecnologia avanzata per scomporre una grande massa di dati e che questa è utile per rendere un effettivo servizio pubblico di trasparenza per i cittadini.
Anche Paul Rau lavora con una grande quantità di dati poiché si occupa dell’individuazione di organizzazioni criminali infiltrate nel campo della sanità, con particolare riferimento all’Europa orientale. Esistono infatti reti dove si effettua il traffico di medicinali, anche contraffatti. E’ il caso dei medicinali oncologici: Rau spiega la drammatica situazione nell’est Europa, dove c’è una grave carenza di medicinali per la cura dei tumori, con la conseguenza che si crea uno spazio di manovra per la criminalità organizzata. Nel tempo si è infatti formata una rete illegale di traffico e contraffazione. “Il giornalismo dati è fondamentale per le inchieste” dice Rau, che si avvale di collaboratori ed esperti ricercatori per questa investigazione ad ampio raggio.
Marco Boscolo ha portato avanti l’inchiesta “Dove ti curi”, sulla base del lavoro operato sui dati prodotti ogni anno da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari): indicatori della qualità di tutte le strutture sanitarie italiane. “Dove ti curi” fornisce una sorta di mappa dei peggiori e migliori ospedali italiani; il lavoro è stato infatti svolto per determinare la qualità delle strutture ospedaliere delle varie regioni. Non solo, attraverso l’inchiesta si è operato anche nell’economia sanitaria e nell’incrocio tra qualità e denaro, per capire quale fosse il rapporto tra queste due variabili. In questo modo “i lettori possono valutare l’impatto che i dati possono avere sulla propria vita e come vengono spesi i propri soldi in tasse”.
Nell’ultima parte della panel discussion viene dato spazio alle domande del pubblico, con gli interventi di alcuni medici che si dimostrano sensibilmente colpiti dalla questione e interessati a questo lavoro investigativo, utile non solo per i cittadini, ma anche per chi lavora nel campo medico, per poter misurare in qualche modo il lavoro svolto.
Micol Sacco