È il tema centrale di questo festival: come il mondo dei quotidiani affronta il crollo degli imperi di carta.
Ne hanno discusso questa mattina al teatro Pavone Mario Calabresi, direttore de laStampa, Marco Bardazzi, anch’egli del quotidiano torinese e già corrispondente Ansa da Washington, Massimo Gaggi, inviato del Corriere della sera negli Stati Uniti e Megan Garber della Columbia Journalism Review. La discussione si è incentrata soprattutto, visti anche i ruoli dei relatori, sul mondo dei quotidiani americani che per primi, e su scala sicuramente maggiore rispetto al nostro paese, hanno dovuto affrontare la crisi.
In un mondo sempre più collegato, con una comunità virtuale che in ogni momento di arricchisce di nuovi attori e consumatori la soluzione che i media tradizionali devono adottare è unire le peculiarità del professionismo, quindi credibilità, creatività e contenuti, con le componenti di internet, quindi comunità, condivisione e conversazione.
Un secondo giro di discussione si è poi concentrato sulla prospettiva futura, adottata da alcune testate americane come il Wall Street Journal, che i contenuti multimediali dei quotidiani siano a pagamento. E’ opinione di tutti che quello che è stato gratis finora non possa da un giorno all’altro diventare a pagamento. Serve quindi trovare una terza via e una terza gamma di contenuti che siano a disposizione degli utenti disposti a pagare e in possesso di questi nuovi supporti tecnologici (smartphone e tablet). Qualcosa che quindi non sia né la mera versione pdf del giornale di carta, né un semplice sito internet a pagamento.
Tommaso Bertelli