La quarta giornata del Festival Internazionale del Giornalismo segna ancora un incremento della partecipazione nelle conversazioni in Rete: 3776 persone hanno prodotto 13286 tweet, la metà dei quali erano retweet e per l'8.2% replies. Il picco massimo di attività giornaliera si è registrato alle 12.15.
A partire dal secondo giorno il livello dei contenuti digitali è cresciuto superando quello del 2013. Dopo quattro giorni di Festival, il trend crescente dei contributi in Rete spiega una maggiore attività negli spazi social da parte del pubblico, con un numero di utenti unici attivi significativamente superiore.
Uno dei temi delle conversazioni sviluppate nella quarta giornata del Festival è la riflessione sulla figura del giornalista. Che significa essere giornalista oggi, qual è il suo ruolo e la funzione nei processi democratici?
L’epoca degli user generated content lancia la sfida ai giornalisti professionisti. La fruizione delle informazioni diventa un processo sempre più interattivo. Sfuma così il confine tra chi pubblica e chi legge.
Freedom of the press goes hand-in-hand with the lack of a definition for journalism. Anyone can be a journalist. - @richardgingras #IJF14
— Garrett Goodman (@GarrettGoodman) 3 Maggio 2014
Democratisation of content distribution: @om The community defines what news is and the truth will always come out cc @marcoprat #ijf14 — Steffen Konrath (@StKonrath) 3 Maggio 2014
In un contesto del genere la necessità di un giornalismo al servizio dei cittadini è fondamentale.
@rosybattaglia @peppemanzo @MarcoBendinelli @pietrodommarco #ijf14 Noi non ci saremmo se non ci fossero i cittadini
— Ilaria Dioguardi (@IlariaDioguardi) 3 Maggio 2014
.@Sulliview: "The biggest challenge is to hang on the values that really make us what we are, and not to lose them in transition." #ijf14 — journalism festival (@journalismfest) 3 Maggio 2014
Uno degli eventi che ha raccolto interesse è stato il keynote speech di Margaret Sullivan: una riflessione sulle qualità necessarie al giornalista. In un mondo sovraccarico di informazioni, in cui la diffusione delle notizie avviene in tempo reale, il valore del giornalismo sta nella trasformazione dalla quantità alla qualità.
"Fast is good but right is better" Se lo dice Margaret Sullivan del @nytimes potete crederle, su. #ijf14
— occhidaorientale (@occhidaoriental) 3 Maggio 2014
Dal keynote di Margaret Sullivan è nata anche una discussione sul futuro del giornalismo. Le innovazioni tecnologiche aprono nuove possibilità, ma bisogna fare i conti con la realtà difficile.
@Sulliview "I'm encouraged by the number of new startups and media. It's a good and unpredictable time to enter journalism" #ijf14 — Eleonora Degano (@Eleonoraseeing) 3 Maggio 2014
#Freelance, Rapporto @lsdi: "112mila giornalisti iscritti all'ordine, ma solo 48mila percepiscono un reddito" #ijf14 pic.twitter.com/SEoVjZ9nUD
— David.G (@Ghostwriter37) 3 Maggio 2014
Dalla tag cloud dei tweet si nota che gli altri argomenti di discussione hanno riguardato il panel di Luca Sofri, il keynote speech di Richard Gingras e l’incontro con Laura Boldrini. L’intervento di Gingras è stata una riflessione ampia sulle prospettive future dell’ecosistema dell’informazione.
L'ecosistema che mappiamo ha come atomo la Storia che viene condivisa e raccomandata e determina flussi di pubblico @richardgingras #ijf14 — Gio. Boccia Artieri (@gba_mm) 3 Maggio 2014
“In the Internet, everyone can be famous within 15 minutes” - @richardgingras, @google #ijf14 pic.twitter.com/8VUExyAEn5
— journalism festival (@journalismfest) 3 Maggio 2014
Tutti i dettagli relativi alla giornata di ieri ed alle relative conversazioni sono disponibili sulla piattaforma realizzata da Buzzdetector: Buzzflow.