Nella seconda giornata del Festival Internazionale dei Giornalismo 3072 persone hanno prodotto 11.018 tweet, la metà dei quali erano retweet e per il 6.7% replies. Il 33% delle conversazioni è stato in inglese. Il 67% delle notizie sul Festival del Giornalismo è stato diffuso da testate online nazionali mentre il dato delle immagini condivise attraverso Instagram è in crescita rispetto allo scorso anno e rappresenta circa il 10% del totale.
Tra i temi più interessanti sollevati dalle conversazioni in Rete, emerge quello dell’esigenza del singolo di essere attore del cambiamento. Un cambiamento che passa attraverso la democratizzazione dell’azione generata da Internet.
Perché continuiamo a piangere ed essere ossessionati dai grandi media che non parlano di ambiente? Usiamo la rete e bypassiamoli #ijf14
— Luca Conti (@pandemia) 1 Maggio 2014
Giovanissimi fin sulle scale per il panel su giornalisti #precari. #primomaggio a #ijf14 pic.twitter.com/qjOT69yRy3 — Michele Azzu (@micheleazzu) 1 Maggio 2014
Individuare soluzioni,praticarle in prima persona: nn aspettare decisioni altrui #lucamercalli @journalismfest #IJF14 pic.twitter.com/V8kvqj6aLj
— Riccardo Marini (@MariniRiccardo) 1 Maggio 2014
"Al corruttore serve sempre un corrotto": Don Ciotti e Gian Antonio Stella-> http://t.co/pT3PPo1EHJ via @newsleonardo #ijf14 — Dio (@lddio) 1 Maggio 2014
Come in tutte le esperienze di esercizio della democrazia, il ruolo della responsabilità individuale diventa fondamentale. Questa partecipazione si può esercitare in diversi modi e in diversi campi.
Una delle modalità più innovative è il crowdfunding: attività che ha permesso quest’edizione di #ijf14 e che permette di essere attori anche in progetti giornalistico-editoriali. L’esperienza del De Correspondent, giornale online che si finanzia senza l’aiuto di advertising o sistemi di paywall, ma con il contributo e la partecipazione dei lettori, rappresenta in questo senso un esempio efficace.
Aprire un giornale online senza alcun adv? @decorrespondent ce l'ha fatta con un crowdfunding da 1.3m € #ijf14 pic.twitter.com/wwDMFT4LMh
— Giacomo Cannelli (@GiacomoCannelli) 1 Maggio 2014
#crowdfunding è people+storytelling+web, proprio come il giornalismo.Basta trovare il modo giusto di accoppiarli.@gba_mm @gallizio #ijf14 — Chiara Spinelli (@ChiaraPeggy) 1 Maggio 2014
Il lettore diventa esperto di conversazioni e creatore di contenuti. I giornalisti sono chiamati a selezionare e a valutare i migliori user generated content. Ma quanto può durare un giornale totalmente finanziato e costruito dai lettori?
«We see our journalists as conversation leaders and our readers as experts.» @decorrespondent's publisher @ejpfauth #ijf14
— David Bauer (@davidbauer) 1 Maggio 2014
32360 members now pay 60 euro/year for @decorrespondent, growth of 74% in first 7 months #ijf14 -- Impressive, but can this really last? — Raymond Frenken (@RaymondFrenken) 1 Maggio 2014
Il singolo diventa responsabile dei contenuti che produce e della sua audience.
“Se dite che i social media sono pieni di stupidaggini state seguendo le persone sbagliate” - @barbarasgarzi #ijf14 pic.twitter.com/lHILu4l1Gz
— journalism festival (@journalismfest) 1 Maggio 2014
Un picco di attività particolarmente significativo è stato registrato alle 17.45, grazie all'interesse sviluppatosi intorno a due panel: "Nuovi format crescono: tanti modi per raccontare le notizie" e "Long Form Journalism: come finanziare, produrre e diffondere i grandi reportage nell'era del giornalismo digitale".
Tutti i dettagli relativi alle giornata di ieri ed alle relative conversazioni sono disponibili sulla piattaforma realizzata da Buzzdetector: Buzzflow.