L’Italia di domani

Sala dei Notari, ore 17.00

Frasi brevissime, preferibilmente di 140 caratteri, col vincolo della lettera “t” all'inizio di ogni riposta: una sfida tutt'altro che semplice quella che in cui si è cimentato Beppe Servegnini, giornalista de Il “Corriere della Sera”, intervistato in occasione dell'edizione 2013 del Festival Internazionale del Gionalismo dalla “Iena” Mauro Casciari. Una sfida per raccontare il suo libro, “L'Italia di domani” (Rizzoli), in cui Severgnini ha provato a definire una traiettoria per il futuro delle nuove generazioni, che deve inevitabilmente passare attraverso 8 “t”: talento, tenacia, tempismo, tolleranza, totem, tenerezza, terra e testa.
Non è mancato, durante la twitterview, un riferimento al ruolo fondamentale dei social media nel giornalismo. Twitter e la possibilità di accedere a mezzi tecnici a basso costo rappresentano uno strumento straordinario per chi intende intraprendere questo mestiere. E inoltre, «i ragazzi che vogliono fare i giornalisti sono molto più bravi di noi alla loro età. Sono in grado di scrivere, fare video interviste ed utilizzare i social network», ha sostenuto Severgnini. Ciò che manca davvero è il modo di farsi pagare per il proprio lavoro. «Troppo spesso, ha ricordato ancora Servergnini, il vero modello di business di coloro che aprono un portale online e inseriscono qualche banner pubblicitario è quello di non pagare i ragazzi che scrivono i contenuti».
Eppure, ai giovani del nostro paese il talento non manca: «Se andate nei laboratori di ricerca all'estero, troverete sicuramente due cose: una pianta e un italiano». E nel processo di formazione dei ragazzi, gli insegnanti hanno un compito fondamentale: «Svolgono il ruolo di un minatore che deve estrarre il talento dai propri studenti. Ma pur avendo grandissime responsabilità, in Italia vengono ancora pagati troppo poco».
Parlando di giovani e Twitter, non poteva mancare un riferimento alla classe politica italiana. Il Movimento 5 Stelle è stato in grado, a differenza di tutte le altre forze politiche, di parlare ai ragazzi che per la prima volta, per vincoli di età, si sono affacciati al voto. «Tuttavia, ha sottolineato Severgnini, Grillo ha lanciato in mare una rete per i pesci e a ha tirato su una balena. Ora tocca a lui non deludere le aspettative». E in una chiosa pungente Servegnini ha inoltre aggiunto: «Twitter ha sostituito la dichiarazione che i politici spesso facevano all'Ansa locale. Questo perché pensano che Twitter faccia uscire quello che loro sono realmente. Il punto è che hanno ragione».

Giuseppe Fotia