PERCHÈ LA RIVINCITA DEI NERD FA BENE AL GIORNALISMO

Si è tenuto presso la suggestiva “Sala del Dottorato” l’incontro con Vincenzo Marino e Felix Salmon, direttamente dall’agenzia stampa britannica “Reuters”. “Perché la rivincita dei nerd fa bene al giornalismo” il tema di cui ha abbondantemente discusso Felix Salmon, a proposito della realtà attuale del giornalismo e delle prospettive di sviluppo. Un’occasione, questa, in cui è stata ribadita con orgoglio la potenzialità del web in merito ad una professione che ha il diritto, se non il dovere, di rinnovarsi costantemente, alla ricerca di nuovi linguaggi: proprio quelli individuati dal blogger che, dopo aver manifestato pubblicamente il suo apprezzamento per la speciale location della conferenza (“il più bel posto in cui abbia mai fatto lezione”), ha interloquito circa il mondo delle news rispetto al web e ai blog, in rapporto alla crescita di Internet dal 1991 ad oggi: “La prima pagina web del New York Times non aveva nulla a che vedere con il web native, solo un’immagine priva di ipertestualità. Affinchè le cose cambiassero c’è voluto davvero molto tempo, nonostante gli editori avessero fiutato le potenzialità economiche di un mezzo che garantisce abbattimento dei costi e grandi introiti pubblicitari. Solo a partire dal 2003 si è capito come ottimizzare una pagina web di un giornale e rendere dunque se stessa la rete”.

Per Felix Salmon il blog (che ha conosciuto nei social network una sorta di evoluzione) rappresenta la democratizzazione dell’editoria, un nuovo spazio in cui esprimersi fuori da ogni canone. E proprio questo orientamento segue il giornalismo dei nerd, gli "smanettoni" che tramite internet tendono a creare una sorta di sottostruttura la quale, servendosi della blogosfera giornalistica, tende a sviluppare un nuovo linguaggio nell’elaborazione delle news, puntando sull’approfondimento e sulla spiegazione. Un binomio vincente  in favore del lettore, che diventa epicentro dell’informazione on line, un’informazione che nonostante sia low cost non perde assolutamente in termini di professionalità. In questo senso non le manda a dire Felix Salmon: “la professionalità si acquisisce solo con l’esercizio della professione, solo imparando a scrivere e fornire nuovi punti di vista, non certo tramite le scuole di giornalismo, che non servono proprio a nulla”.

Nessuno vincolo programmatico, temporale o geografico, solo un modo per tornare, sfruttando le potenzialità della rete, alla vera essenza del giornalismo.

Roberto Fazio