Premio Eretici Digitali 2012

Gli autori di Eretici digitali e gli organizzatori del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia indicono la terza edizione del premio giornalistico Eretici Digitali. Anche quest’anno, come per l’edizione 2011, il premio è sponsorizzato da Google con una dotazione di 10.000,00 euro.

Il concorso prenderà in esame inchieste giornalistiche che fanno un uso innovativo di Internet e sono pubblicate online. Saranno selezionati progetti che si distinguono per originalità, documentazione e approfondimento.
I reportage dovranno essere stati pubblicati online nel periodo tra il 01 gennaio 2011 e il 31 dicembre 2011.

La giuria è composta da: presidente - Mario Tedeschini Lalli docente di Storia del Giornalismo e Giornalismo digitale, membro del Comitato direttivo della Online News Association, Christopher Potter direttore Festival Internazionale del Giornalismo, Massimo Russo co-autore del libro  Eretici Digitali.

L’inchiesta dovrà essere scritta in italiano o in inglese, l’autore o gli autori dovranno avere meno di 35 anni di età al momento della pubblicazione.

Per partecipare è necessario inviare la candidatura via e-mail all’indirizzo eretici@festivaldelgiornalismo.com entro il 28 febbraio 2012, con il seguente oggetto: Candidatura premio Eretici digitali.

I finalisti saranno nominati ufficialmente il 31 marzo 2012 ed i premi verranno consegnati ai vincitori nell’ambito della VI edizione del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, 25-29 aprile 2012.

I VINCITORI DELL’EDIZIONE 2011

Vincitore del primo premio di 5.000,00 euro di Eretici Digitali 2011 è stato il progetto Wave, l'originale piattaforma digitale per giovani donne indiane "semi-urbane" che dà voce al loro punto di vista sui problemi della comunità dove vivono e alle loro proposte per risolverli, attraverso 31 videoblog raccolti in un unico portale Web, gradevole,
universalmente accessibile e ben organizzato. E' il frutto di un investimento incominciato nel 2009 attraverso la Digital Media and Learning Competition (DML) sponsorizzata da MacArthur Foundation e da Hastac negli Stati Uniti e dalla ong Point of View in India. Da ogni stato indiano attraverso università e organizzazioni non-governative è stata scelta una ragazza per un programma di formazione innovativo di nove mesi con il sostegno di attrezzature video e di uno stipendio mensile per poter partecipare al progetto. Il risultato è un modello di citizen journalism e una felice dimostrazione che quando vengono offerte pari opportunità, le donne sono in grado di eccellere nel mondo dei bit

I vincitori dei due premi di 2.500,00 euro, assegnati ad altrettanti lavori di particolare valore selezionati tra gli altri finalisti, i progetti Goudou Goudou L'Isola dei Cassintegrati.

Goudou Goudou è un progetto ampio e appassionato, che ha utilizzato con competenza le tecnologie di internet per raccontare il punto di vista locale nella ricostruzione di Haiti dopo il terremoto. Goudou Goudou permette  di conoscere i problemi dell'isola attraverso testi, voci e immagini che privilegiano la percezione e le sensibilità e dei residenti, superando le deformazioni e la disattenzione della grande informazione mondiale. Fanno parte del progetto un documentario nel quale cinque giornalisti di altrettante radio haitiane raccontano la vita e i problemi dei loro connazionali, un blog che ha raccolto storie, immagini e video, e un programma di formazione - ancora in corso - che intende incoraggiare i reporter haitiani a servirsi della rete per far arrivare al mondo le testimonianze dalla propria terra. Di Goudou Goudou ci è piaciuta, oltre alla forza narrativa dei materiali prodotti, la maturità nell'uso dei registri espressivi digitali e la strategia di crescita basata sull'attivazione di dinamiche informative iperlocali. Goudou Goudou non lascia dietro sé soltanto delle storie, ma semina competenze che potranno maturare in futuro a vantaggio della popolazione haitiana. È informazione che serve e migliora la società: di questi tempi una vera eresia.

L'Isola dei cassintegrati, con il suo sito e i suoi diversi materiali, non è un esempio canonico di giornalismo d'inchiesta, ma ne ha da un lato molte caratteristiche e, dall'altro, sviluppa una molteplicità di offerte informative, declinando in pieno le opprtunità offerte dalla rete e dal giornalismo partecipativo. Del giornalismo d'inchiesta c'è sicuramente la spinta iniziale: mettere alla luce una realtà poco nota (o del tutto sconosciuta) ai media nazionali, quella degli operai in cassa integrazione della Vinyls di Porto Torres che dal 24 febbraio 2010 si sono asseragliati nell'ex carcere di massima sicurezza dell'Asinara, per chiedere una soluzione alla loro vicenda professionale e aziendale. Una spinta che ha raggiunto l'obiettivo, dal momento che il sito è stata la chiave che ha aperto agli operai la strada dei media locali, nazionali e internazionali.
Il sito è riuscito anche a raggiungere altri obiettivi: raccogliere attorno all'iniziativa la collaborazione di giornalisti, professionali e non, che prestano volontariamente il loro lavoro per alimentarlo; utilizzare piattaforme diverse (blog, video, testi tradizionali, rassegne stampa, archivi, diari quotidiani) per documentare la vicenda; allargare la prospettiva dagli operai dell'Asinara a tante altre realtà dove altri lavoratori rischiano di perdere l'occupazione.
Si tratta dunque di un mix ben riuscito d'informazione, partecipazione e innovazione, che risponde appieno alle potenzialità della rete.