Sfide energetiche e geopolitica europea
Le nostre società sono dipendenti dall'energia: senza le fonti energetiche, senza le materie prime legate al loro utilizzo, come le terre rare, non sono in grado di sopravvivere. L'Unione europea, di energia, ne ha ben poca: importa attualmente l'80% del petrolio e oltre il 60% del gas, percentuali queste in continuo aumento. Si prevede che le fonti alternative, come l'eolica e la fotovoltaica, non saranno in grado, neanche entro i parametri fissati dalla strategia orizzonte 2050, di fornire l'energia necessaria al sostentamento delle nostre economie. Anche l'obiettivo della Strategia 2020 di produrre il 20% dell'energia attraverso fonti rinnovabili non è di facile raggiungimento. È dunque assolutamente necessario assicurare l'approvvigionamento energetico, sia dai paesi produttori sia dai paesi di transito (gazoducs e oleoducs), cosa che individualmente i paesi non possono garantire. Sono indispensabili delle strategie geopolitiche europee che includano accordi con paesi terzi e creazione di nuovi modelli di domanda e offerta sui mercati mondiali dell'energia. Sarà in grado l'UE di superare gli interessi nazionali contingenti per raccogliere questa sfida?
Organizzato in collaborazione con la Commissione europea - Rappresentanza in Italia