Giornalismo Digitale e (nuovi) diritti - Segretezza, riservatezza e privacy
Nell'esercizio della propria professione il giornalista può contare su una serie di garanzie che tutelano la segretezza delle fonti ed è obbligato a rispettare, entro certi limiti, la riservatezza delle persone interessate. Tuttavia, il confine tra segretezza e riservatezza viene spesso confuso, al punto da invocare erroneamente l'una o l'altra tutela in situazioni che, alle volte, non possono goderne, o da travalicare i limiti imposti dalla legge. Lo scopo del workshop è quello di mettere in chiaro il rapporto tra la segretezza del giornalista e la tutela della riservatezza secondo il Codice Privacy, illustrare i rapporti con l'Autorità Giudiziaria e la raccolta delle fonti di prova, oltre a commentare alcuni casi realmente avvenuti.
Temi trattati: 1. Rapporto con le fonti, leaking e whistleblowing. 2. Testimonianza in giudizio del giornalista e segreto professionale. 3. Sequestro del computer del giornalista. 4. Privacy dei soggetti citati e ricerca di informazioni (open source intelligence).
Organizzato in collaborazione con le Cattedre di Informatica Giuridica e Informatica Giuridica Avanzata del Corso di Perfezionamento in Computer Forensics e Investigazioni Digitali e dell'Osservatorio Europeo sulla Resistenza Elettronica, le Liberation Technology e i Diritti Umani dell'Università degli Studi di Milano.
I workshop sono a ingresso libero, a numero chiuso e su prenotazione. Le iscrizioni saranno aperte a partire dal 15 marzo 2012.