Nel marzo 2011 Brian Conley e Louis Abelman sono andati a Bengasi per lanciare un'agenzia di stampa condotta da giornalisti libici. Entrati in Libia attraverso il confine con l'Egitto, sono arrivati dopo tre settimane dall'inizio della rivoluzione, e hanno iniziato a prendere contatti con i cittadini presso un media center allestito dal movimento di opposizione. Si sono incontrati con Marwan, un tecnico riparatore, che è diventato il primo membro libico del progetto. Poi sono arrivati Ahmed, un ex musicista e blogger, e Seraj, traduttore e insegnante d'inglese. Dall'incontro è scaturito un corso intensivo di giornalismo partecipativo, che ha coperto ogni aspetto del lavoro, dall'etica giornalistica al caricamento di video digitali. La formazione è stata bruscamente interrotta dalla minaccia di un attacco a Bengasi delle forze fedeli a Gheddafi. Brian e Louis hanno lasciato la città insieme alla maggior parte dei giornalisti stranieri. Il progetto è sembrato così giunto a termine.
Vedremo come sono arrivati in Libia, cosa è successo il 29 marzo, e cosa - a distanza di due anni - i giornalisti e le agenzie di stampa possono imparare dall'esperienza.