Un documentario-reportage dall'India. L'incontro di un grande scrittore, per la prima volta regista, con tre storie di italiani che hanno scelto l'India come loro nuovo inizio. "Nel 1991 ero un giovane romano, nato e allevato in una famiglia borghese e progressista. Avanzavo nella vita con poche idee confuse in testa e tutta l'esistenza davanti. Mi sembrava che nulla sarebbe mai cambiato e che la pigrizia, prima o poi, mi avrebbe soffocato. Sarei rimasto a vita in casa con i miei, sarei stato per sempre il loro bambino, saremmo invecchiati insieme e morti tutti e tre nel loro letto. Il mio migliore amico, Sergio, un giorno mi ha detto: 'Perché quest'estate non ce ne andiamo a fare un giretto in India? Lì la vita non costa niente... L'aereo è caro, ma se ci vendiamo le Vespe potremmo farcela'." "Non so come sono finito a raccontargli di Baba Gianni e degli altri italiani che avevo incontrato in India e che sarebbe stato bello farci un documentaria Provare a intervistarli non tanto per sapere come vivevano in India ma piuttosto per farsi raccontare l'Italia che avevano lasciato. Gli anni settanta. Chi meglio di loro poteva raccontarceli da una prospettiva diversa, non amalgamata con altri quarant'anni di storia?"
Quarta di copertina
L’incontro di uno scrittore, per la prima volta regista, con tre storie di italiani che hanno scelto l’India come loro nuovo inizio. Niccolò Ammaniti, dopo aver scritto romanzi diventati film, decide di raccontare con le immagini e sceglie il documentario. “Io racconto storie inventate dalla prima all’ultima parola. In questo caso, andando dietro la macchina da presa, quello che mi interessava fare era l’opposto: raccontare il nostro paese, gli anni settanta, attraverso lo sguardo obliquo di chi li ha vissuti e ora vive lontano.” Lo scrittore usa il suo talento e la sua sensibilità per narrarci tre storie di italiani che partiti come hippie per l’India hanno trovato lì il senso della loro esistenza.
[Il live streaming di questo evento è previsto solo per l'incontro e non per la proiezione del documentario]