Come raccontare lo sport nel tempo dell’ossessiva presenza televisiva, salvando il piacere della narrazione. Un tempo erano i giornalisti, testimoni oculari delle gesta di campioni come Meazza o Bartali, a fare da tramite con il pubblico, in un racconto che è talvolta trasecolato nella leggenda. Oggi sopravvive un’epica minore, conseguenza delle “dirette” prima e della “pay-per-view” poi. Esistono però ancora esperimenti di narrazione degli atleti che evitano che il marketing aziendale sequestri definitivamente lo sport: dal best-seller di Agassi alle storie su Socrates.
Organizzato in collaborazione con Associazione Giornalisti Scuola di Perugia