Che cos’è il whistleblowing e perché è così importante per contrastare la corruzione, individuare possibili illeciti e diffondere la cultura della legalità? La legge protegge realmente il whistleblower? Esistono buone pratiche o strumenti tecnologici che ci consentono di garantire al whistleblower che non subirà ritorsioni? Quali sono i fattori che determinano il successo o meno di un’iniziativa di whistleblowing? Cosa deve fare il giornalista quando l’unica tutela offerta al whistleblower è quella connessa al suo status di “fonte”? Sono alcune delle domande alle quali ci proponiamo di rispondere attraverso il panel, evidenziando anche come, in assenza di un intervento accorto del legislatore, le normative europee di prossima attuazione rischino di indebolire ulteriormente un istituto ancora troppo fragile.
Organizzato in collaborazione con le Cattedre di “Informatica Giuridica”, “Informatica Giuridica Avanzata” e i Corsi di Perfezionamento in “Investigazioni Digitali” e in “Data Protection” dell’Università degli Studi di Milano (Prof. Giovanni Ziccardi – Prof. Pierluigi Perri).
Riconoscimento crediti formativi da parte dell’Ordine dei Giornalisti, prenotazione tramite il sito SIGEF (25 su 50 posti riservati all’Ordine).