Svariati gruppi di giornalisti, o gruppi informali a scopo informativo e politico, utilizzano strumenti di whistleblowing anonimo. Come fu chiaro dopo il successo di WikiLeaks e la conseguente nascita di cloni, non è solo la disponibilità dello strumento a creare le notizie.
E’ un intero processo inserito nella logica editoriale, è la somma di scelte di trasparenza, di sicurezza e di pubblicizzazione. Avere casi di successo non è facile, perché questa catena operativa spesso non è neppure compresa da un giornalista che sta per iniziare questa attività.
Questo talk presenterà tutte le modalità utilizzate dai giornalisti coinvolti in operazioni editoriali simili (10 paesi nel mondo, più di 50 giornalisti), ed un’intervista focalizzata sulle loro modalità di utilizzo.