Due donne, due storie di diritti negati, di persecuzioni e del prezzo che i regimi autoritari impongono a chi cerca verità e si batte per la libertà di espressione.
Conosceremo la storia di Maryam Al-Khawaja, attivista che in Bahrain ha avuto un ruolo di primo piano nelle proteste di Piazza della Perla: mentre tornava in patria per visitare il padre, impegnato a protestare in carcere con uno sciopero della fame che lo aveva ridotto in fin di vita, è stata aggredita e incarcerata per 19 giorni, e poi costretta all’esilio per una condanna pretestuosa.
E quella di Khadija Ismayilova, giornalista dell’Azerbaigian che, per essersi occupata della famiglia del presidente Alyev, ha subito ricatti e intimidazioni, fino all’arresto e alla condanna a sette anni nel 2015. Solo grazie a una mobilitazione internazionale di colleghi – tra cui Miranda Patrucic – e attivisti è tornata in libertà. A Khadija è impedito di lasciare l’Azerbaigian, interverrà via Skype.
A moderare l’incontro la giornalista Marina Petrillo.