L'Internet delle cose è la materializzazione di quello che una volta era chiamato "Ubiquitous Computing" e poi "Pervasive Computing", entrambi ritenuti in passato aspetti positivi della tecnologia.
Oggi la dura verità è che tutti i dispositivi di elettronica vanno ben al di là del controllo totale da parte dei rispettivi proprietari; inoltre, oggetti familiari “analogici” del passato, come automobili e televisori, sono ormai divenuti dispositivi di elaborazione specializzata, facendo molto di più che trasportare passeggeri o mostrare film e notizie, perché sono pieni di funzionalità nascoste. Questi software sono costruiti con milioni di righe di codici all'interno e si suppone che siano privi di bug e che non vengano controllati da soggetti diversi dal proprietario.
Questo intervento illustrerà in che misura quanto immaginato finora sia completamente falso, fornendo esempi su chi (e come) utilizza l'Internet delle cose e il Cloud contro i proprietari dei dispositivi.