La vittoria elettorale nel 2015 del partito conservatore Legge e Giustizia, ha portato un cambiamento fondamentale nel panorama dei media nella Polonia post-1989. Il partito al governo, guidato da Jarosław Kaczyński, è andato avanti attraverso il parlamento con emendamenti alla legge sui media, prendendo il pieno controllo del servizio pubblico e promettendo un passaggio dai media pubblici a quelli "nazionali". L'attuale battaglia del governo per una nuova narrativa "nazionale" ha alimentato il dibattito politico e giornalistico - in Polonia e fuori dal paese. Ne è scaturita una feroce lotta sulla forma della vecchia e nuova storia del paese. La portata, la profondità e l'ambizione di rimodellare il sistema dei media, insieme a un più ampio cambiamento nel sistema giudiziario e al modo in cui funziona la società civile, hanno portato alla diffusa critica internazionale della Polonia da parte della stampa liberale e delle istituzioni internazionali.
In che modo i giornalisti rispondono alla sfida di questo corso politico? È possibile rimanere imparziali e segnalare obiettivamente le notizie quando il paese e i suoi giornalisti sono così fortemente polarizzati? Quali sono oggi i punti di divisione tra narrativa nazionale e liberale della storia polacca? In che modo giornalisti e cineasti contribuiscono alla discussione nazionale su cosa significhi veramente essere un patriota polacco nell'Europa contemporanea?